Cortina, fulmine sul set Nove feriti, una è grave

Val Parola. Si tratta dell’addetta alle riprese che ha riportato un danno all’occhio e diverse bruciature sul corpo. Tutti gli altri sono stati dimessi

VALPAROLA. È salito a nove il numero delle persone rimaste ferite nell’incidente avvenuto sabato sera, attorno alle 22 sul set del film di guerra «Der stille Berg» (La montagna silenziosa), un film del regista austriaco Ernst Gossner che vede nel set, tra l’altro, anche Claudia Cardinale.

La troupe cinematografica, infatti, stava girando una scena sul Passo Valparola, proprio sotto il museo della Grande Guerra, quando all’improvviso è stata colpita da un fulmino. Immediatamente, sono giunte sul posto cinque ambulanze del 118 altoatesino e i colleghi di Cortina, così come i vigili del fuoco dell’intera zona, i carabinieri di Cortina e il soccorso alpino.

Il fulmine - secondo la ricostruzione dei testimoni oculari - avrebbe colpito l’addetta alle riprese, che teneva sulle spalle una telecamera e stava riprendendo l’attore principale. La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Brunico, dove si trova ancora ricoverata in prognosi riservata.

I medici confermano che non è in pericolo di vita, ma che dovrà rimanere sotto osservazione per diversi giorni. L’operatrice ha riportato una ferita seria a un occhio e diverse bruciature su tutto il corpo.

Altri due tecnici, che seguivano la donna, hanno riportato bruciature sulle braccia. Sei persone, invece, tra troupe e attori, sono state ricoverate agli ospedali di Brunico e Bressanone, perché sotto choc.

Tra le persone che hanno avuto bisogno di assistenza, c’è anche l’interprete principale maschile del film, William Moseley («Le cronache di Narnia»), che però è stato portato via dai suoi assistenti.

Al momento del drammatico incidente, nelle vicinanze del Museo della guerra, dove si possono ammirare trincee e capanne della prima guerra mondiale, c’era una cinquantina di persone tra tecnici ed attori.

Il set, molto suggestivo, allestito in località Edelweiss (dove ci sono casupole e trincee), era ricoperto di cavi elettrici e cavi della ferrata.

Quando è arrivato il maltempo, la troupe cinematografica ha continuato a girare, nonostante i fulmini.

Il recupero dei feriti è stato difficile, viste le condizioni meteorologiche e perché da quella zona occorre risalire sulla strada della Valparola lungo sentieri stretti e scoscesi. Dei nove feriti, dunque, otto hanno potuto lasciare ieri l’ospedale e tornare all’albergo a San Cassiano in val Badia, dove la maggior parte degli operatori soggiorna per tutto il periodo delle riprese. Sotto choc anche il regista, l’austriaco Ernst Gossner, che si trovava a pochi metri dall’operatrice colpita.

Sul luogo dell’incidente anche i militari dell’Arma di Cortina, guidati dal capitano Eugenio Fatone per prestare soccorso e verificare quanto accaduto. «Nel capanno c'erano diverse apparecchiature elettroniche che servivano per le riprese e che probabilmente hanno attirato il fulmine che ha bruciato i cavi elettrici, mettendo fuori uso gli apparecchi. È stato un evento naturale», ribadisce il capitano che fa capire che non ci saranno seguiti per l'episodio.

Il film racconta una storia d’amore che si svolge durante la Grande Guerra. Nei giorni scorsi erano state fatte delle riprese nella zona delle Cinque Torri e dell’Averau. (s.p.)

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