«Cortina dia più lavoro agli artigiani ampezzani»

L’appello dell’assessore Verocai per sostenere il settore provato dalla crisi «ll Comune riceve più pratiche edilizie e i tempi per i permessi sono più brevi »
- Stefano Verocai vicesindaco di Cortina concorda con Ghezze sul problema dell'assenza di taxi e bus
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CORTINA. «È il momento in cui la comunità deve stringersi e fare quadrato con i suoi artigiani portando il lavoro a Cortina. Professionisti, ditte, progettisti, imprenditori, sia residenti di Cortina sia che impieghino il marchio di Cortina devono far lavorare i nostri artigiani».

Così l’assessore all'Edilizia Stefano Verocai lancia il suo appello alla comunità. «Gli artigiani soffrono la crisi», dice Verocai, «ma Cortina ha la fortuna di non soffrire come altre località; abbiamo ancora spazio di manovra. Dobbiamo sfruttarlo tenendoci il lavoro in Ampezzo senza chiamare ditte di fuori. Perché di lavoro ancora ce n’è. Magari non come nei tempi d’oro, ma sicuramente più che nel momento peggiore della crisi. Gli uffici del Comune affrontano 40-50 nuove pratiche edilizie la settimana, ben sopra le 20 toccate nel momento peggiore».

Nel contempo il Comune che ha fatto per gli artigiani? «In primo luogo», risponde Verocai, «i tempi per ottenere i permessi per costruire dal 2005 si sono accorciati di un terzo e sono gli stessi per tutti: 90-120 giorni. Le risposte degli uffici sono in linea con quelle di Comuni molto più grandi e dotati di risorse umane e tecniche ben superiori. Ancora ci sono delle strettoie, è vero, ma dipendono dall’iter previsto per legge: non è colpa del Comune se la Soprintendenza impiega 60 giorni per una risposta, ma è giusto far sapere che trattiamo con la Soprintendenza per evitare alla gente passaggi e autorizzazioni che si potrebbero benissimo ottenere direttamente dal Comune senza passare per altri enti. Ci vuole tempo affinché Roma e Venezia accettino questi passaggi inclusi nel nuovo Piano di assetto del territorio, ma siamo i primi ad esserci messi su questa strada. Stesso discorso i vincoli sulle case storiche, che stiamo facendo cadere per ampliare il raggio delle possibili ristrutturazioni».

«Ancora: abbiamo fatto un accordo pubblico-privato per costruire nuovi capannoni a Pian da Lago», continua Verocai, «che ospiteranno 32 aziende liberandole dal peso dell’affitto e abbiamo permesso ampliamenti per ditte artigianali situate fuori-zona, che sorgono cioè in zone non adibiti alle attività artigianali e dove, prima, questi ampliamenti non erano permessi. Infine, abbiamo completato gli interventi miranti a fornire alla zona artigianale di Pian da Lago tutti i servizi urbanistici di un cui un’area produttiva ha bisogno. Insomma, la situazione non è rosea, lo sappiamo, e sappiamo anche il momento di flessione delle compravendite immobiliari riduce, e non poco, le ristrutturazioni da parte dei nuovi proprietari», conclude Verocai, «ma c’è spazio per uscire dalla crisi e il Comune ci sta mettendo del suo. Ora anche privati, imprenditori e associazioni di Cortina si affianchino per sostenere assieme il bene della comunità».

Alessandra Segafreddo

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