Cortina 2021, Mastropasqua ai domiciliari

L'imprenditore seguiva la candidatura ampezzana per conto del Coni. Il Comitato referendario: «Subito un codice etico rigoroso»

CORTINA. «È l’ennesima tegola in testa per la nostra povera valle». Con queste parole, Valentina Zardini, presidente del Comitato referendum Mondiali 2021, commenta la notizia che Antonio Mastrapasqua da ieri si trova agli arresti domiciliari.

Mastrapasqua seguiva la candidatura di Cortina ad ospitare i Mondiali di sci del 2021 per conto del Coni. Ieri è finito ai domiciliari con l’accusa di truffa ai danni del Sistema sanitario nazionale nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi gonfiati a fronte di prestazioni sanitarie. Nella vicenda è coinvolto come ex direttore generale dell’ospedale specializzato israelitico. Insieme a lui sono stati raggiunti da misure restrittive altri 16 tra dirigenti, medici e operatori della casa di cura privata.

Già nel gennaio dello scorso anno era emerso che Mastrapasqua, noto per i 25 incarichi in consigli di amministrazione e collegi sindacali e all’epoca anche presidente dell’Inps e vice presidente di Equitalia, era indagato per questa vicenda. Una settimana dopo il commercialista ha lasciato la poltrona di vertice dell’istituto previdenziale, su cui sedeva dal 2008. Ora è nel collegio dei revisori dei conti del Coni ed era salito più volte a Cortina per i Mondiali, sia durante l’ispezione Fis che in altre occasioni.

«Quando ho letto dell’arresto del “signor 25 poltrone” non mi sono stupita più di tanto», ammette la Zardini, «la notizia ha solo convertito i dubbi in certezze. È pur vero che fino a che non ci sarà una condanna definitiva nulla si può dire, ma la preoccupazione è davvero tanta. Fa male vedere di essere stati delle Cassandre. Quando il nostro Comitato ammoniva che c’era il serio rischio che l’organizzazione di un così grosso evento avrebbe attirato l’attenzione degli speculatori, molti non vollero crederci. Ed eccoci qua, sei mesi dopo. Il Comitato per il Mondiale ancora non è formato, i lavori non sono partiti e quello che sembrava sarebbe stato il nostro deus ex machina è stato arrestato. Un gran bel biglietto da visita da consegnare a Cancun tra qualche mese».

«Come Comitato referendum», conclude, «abbiamo promesso che avremmo vigilato proprio su queste situazioni e nell’ultima riunione ci siamo accordati per chiedere a tutti gli interessati di sottoscrivere un codice etico rigoroso. È importante che chi gestirà l’organizzazione del Mondiale sia al di sopra di ogni sospetto». (a.s.)

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