Corsi universitari in classe e sul territorio bellunese
Sono organizzati dalla Fondazione Angelini e dal Comune
Si sono chiuse ieri le due settimane del corso di Meccanica razionale, rivolto agli studenti di Ingegneria aerospaziale dell'Università di Padova. È solo il primo della serie di corsi universitari estivi organizzati a Belluno, per la 14a volta, dalla Fondazione Angelini e dal Comune, con il sostegno della Fondazione per l'università e il Consorzio Bim Piave. «Sono attività di formazione», spiega Ester Cason, consigliere della Fondazione Angelini, «ospitate dal nostro capoluogo. Le lezioni si tengono al Segato e sul territorio». In quest'ambito rientra il corso di Archeologia, per universitari laureandi della triennale, frequentanti la laurea magistrale, dottorato e corsi di specializzazione presso il dipartimento di Archeologia. Le lezioni sono iniziate il 20 giugno e termineranno il 24 luglio. I partecipanti, guidati dal professor Giovanni Leornardi, sono impegnati in attività di scavo-scuola nel sito dell'età del Bronzo di Castel de Pedena (San Gregorio). Una vera e propria attività sul campo, a cui si affiancano laboratori e schedature dei materiali. A giugno si sono svolti i corsi di Rilevamento geologico, Analisi geomorfologia, Telerilevamento (con Dario Zampieri e Nicola Surian) e il laboratorio di cartografia (Anna Breda). Partirà a breve e si terrà a luglio e agosto il laboratorio-scuola, tenuto da Raffaello Cossu, al rifugio Bosconero, a Forno: si tratta del corso del dipartimento di Ingegneria idraulica marittima ambientale e geotecnica, una tradizione nell'ambito delle iniziative Angelini, sui fitotrattamenti e la produzione di biogas. Tornando alle lezioni più strettamente teoriche, al "Segato" è partita l'11 luglio Fisica 1, con Paolo Sartori, che continuerà fino al 22 e impegnerà gli studenti di Ingegneria. Sempre per questi ultimi, dal 18 al 29 luglio, Fondamenti di algebra lineare e geometria (Roberto Sanchez Peregrino) e, dal 25 luglio al 5 agosto, Scienza delle costruzioni, tenuto da Carmelo Majorana e da Gianluca Mazzucco. «È importante per Belluno», sottolinea il sindaco Antonio Prade, «ospitare iniziative educative di alto livello, svolte con passione, impegno e autorevolezza». «Con questi corsi si realizza una situazione educativa ottimale», aggiungono Adriano Montanaro, professore di Meccanica razionale e Sartori, «con classi di 20-25 persone. La Fondazione Angelini dà alloggio senza spese, quindi possono usufruire anche coloro che non hanno tanti mezzi. Inoltre si affrontano gli argomenti in modo sintetico e compatto, su materie che i ragazzi già conoscono. I risultati si vedono». I partecipanti sono circa 200. Un po' meno del 2009, ma in ripresa rispetto allo scorso anno. E gli studenti sono soddisfatti. Proprio ieri alcuni hanno sostenuto la prova di Meccanica: «Un'esperienza positiva», evidenziano, «possiamo affrontare le materie in modo approfondito, grazie a un rapporto più diretto con l'insegnante». «E poi Belluno è proprio bella. Alcuni sono anche andati a scalare», commenta un ragazzo di Padova. Contento il preside dell'Itis Gerardo Cavaliero, che mette in risalto come in provincia sia necessario ampliare il campo della conoscenza, soprattutto dal punto di vista tecnico-scientifico. «L'attività è costata 30 mila euro», afferma la Cason, «l'intento per il prossimo anno è espandere i corsi. Pensiamo al master di II livello in Difesa del suolo, fatto l'ultima volta nel 2004. L'idea è indirizzarlo ai professionisti. L'importante è realizzare iniziative che abbiano attinenza con il territorio bellunese».
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