Coronavirus. Due anziane sono positive alla casa di riposo di Puos

ALPAGO
Due anziane positive. Tampone a tutti gli ospiti della casa di riposo di Puos. Attesa per il risultato dell’esame, anche perché ci potrebbero essere degli operatori asintomatici. In giornata, la situazione dovrebbe essere più delineata. Il Centro Servizi Socio assistenziali di via delle Rive accoglie 92 anziani, tutti non autosufficienti e occupa un centinaio di persone.
Sabato pomeriggio il termometro ha fatto scattare l’allarme Coronavirus, anche se per il momento limitato a due donne ultranovantenni: una del 1924 e l’altra del 1927. Non si sa se soffrano di gravi patologie o meno, ma sono state messe in quarantena ancora prima di fare il tampone e non sono avvicinabili, se non nelle massime condizioni di sicurezza: «Nel fine settimana, è salita la febbre a queste due donne e abbiamo fatto subito scattare il protocollo previsto, chiedendo all’Usl di fare il tampone», spiega Oscar Facchin, il presidente dell’Unione montana Alpago, l’ente che gestisce la struttura, «già sabato pomeriggio abbiamo fatto questa operazione e il risultato è arrivato nella mattinata di lunedì, certificando la positività delle due pazienti».
Il contagio può propagarsi con grande velocità in una casa di riposo, per di più tra ospiti anche molto avanti con gli anni e con difese immunitarie inevitabilmente indebolite. Pertanto, non si è aspettato nemmeno un minuto: «Entrambe sono state messe in isolamento. È stata scelta una stanza singola per ciascuna, in maniera da evitare il più possibile il propagarsi del virus. Per tutte le necessità, chi si occupa di loro entra in questi ambienti, seguendo tutte le cautele richieste dall’epidemia e la massima prudenza. Non sono in grado di dire se siano gravemente malate oppure no, quello che possiamo garantire è che faremo tutto il possibile per loro assistenza».
La seconda mossa è stata quella di sottoporre tutti al tampone, sia i degenti che i dipendenti. Il pericolo è molto forte anche per questi ultimi: «Siamo in attesa del risultato, che dovrebbe essere disponibile in giornata. Non c’è ancora nulla di ufficiale e preferisco aspettare prima di diffondere notizie in proposito. Bisogna essere realisti, senza mettersi a drammatizzare. Naturale che tutte le visite siano sospese. Non entra e non esce nessuno fino a quando la situazione non sarà tornata alla normalità. È un provvedimento necessario».
La certezza sta nel fatto che al Centro Servizi Socio assistenziali tutti stanno lavorando al massimo delle proprie possibilità e in un contesto a rischio: «Devo ringraziare personalmente tutti coloro, che stanno operando 24 ore su 24, senza risparmiarsi. Grazie a tutti, perché la situazione è difficile e richiede l’impegno di tutti». —
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