Controllo di vicinato, via agli incontri
PONTE NELLE ALPI. Cittadini sentinelle, condivisione delle “migliori pratiche”, incontri informativi e formativi, attività segnalata tramite la collocazione di appositi cartelli. Sta partendo ufficialmente a Ponte nelle Alpi “Il controllo di vicinato”. Il Comune aveva già sottoscritto in Prefettura, poco meno di un mese fa, il protocollo d’intesa con Belluno, Alpago, Chies e Tambre, i vertici provinciali delle forze dell’ordine. E ora, questo protocollo, lo sta mettendo in pratica partendo da incontri informativi.
«Sappiamo che la popolazione è turbata e preoccupata a causa dell’ondata di furti che si sta abbattendo nel nostro territorio (gli ultimi eventi in ordine temporale lunedì pomeriggio e nella notte tra lunedì e martedì a Soccher e Quantin, ndr). Ma c’è anche la consapevolezza che stiamo lavorando tutti insieme per trovare delle soluzioni che possano arginare questi fenomeni», fa presente il sindaco di Ponte, Paolo Vendramini, sottolineando che martedì sera rappresentanti dei comitati frazionali, amministratori e forze dell’ordine si sono incontrati proprio per parlare del progetto “Controllo di vicinato”.
Un progetto che prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione. Un insieme di piccole attenzioni fa sì che i molti occhi di chi abita il quartiere rappresentino un deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti “da strada” come graffiti, scippi, truffe, vandalismi. La collaborazione tra vicini è fondamentale perché si instauri un clima di sicurezza in paese.
«Come Comune abbiamo aderito all’associazione nazionale “Controllo di vicinato”, costituita in Italia dopo essere stata mutuata da una realtà simile nata negli Stati Uniti negli anni Sessanta e Settanta», aggiunge il sindaco. Ma quali saranno i prossimi passaggi per l’attuazione dell’iniziativa? «Quello di martedì è stato il primo incontro informativo, tra l’altro molto partecipato, soprattutto da chi abita nell’Oltrerai e nei Coi de Pera», dice ancora Vendramini.
«Abbiamo provveduto a illustrare il protocollo d’intesa siglato in Prefettura e a consegnare un’informativa del progetto. Il nostro intento è procedere ora con degli incontri a cui parteciperanno anche rappresentanti dell’associazione nazionale, per portare esempi di buone pratiche attivi in altre realtà. Poi ci saranno serate informative con le forze dell’ordine e incontri nelle frazioni. Non mancherà, inoltre, la collocazione di appositi cartelli all’ingresso del Comune e di ogni frazione: cartelli che segnalano che nell’area c’è il “Controllo di vicinato” e lo scopo è quello di comunicare a chiunque passi nell’area interessata al controllo che la sua presenza non sarà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno dell’area».
Martina Reolon
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