Controlli di vicinato via agli incontri formativi

Dopo il protocollo con la Prefettura, l’Alpago ha fissato un calendario prima le assemblee con la popolazione poi con i volontari delle varie zone
Di Irene Aliprandi

BELLUNO. Una delle zone che si sta attrezzando con maggior impegno per istituire i “Controlli di vicinato” è l’Alpago che, pur avendo una popolazione sensibilmente inferiore al capoluogo, ha un numero di furti ben superiore. Ad occuparsene è l’Unione montana, che ha già fissato un calendario per le assemblee con la popolazione e le prime date per la formazione dei gruppi di volontari.

Il protocollo dei “Controlli di vicinato” è un progetto di cultura della solidarietà, sottoscritto il 18 ottobre tra la Prefettura, i Comuni di Belluno e Ponte nelle Alpi e l’Um dell’Alpago, in seguito al continuo diffondersi dei furti nelle abitazioni.

«Abbiamo messo giù un programma», spiega il presidente dell’Um Alpago Gianluca Dal Borgo, «articolato in cinque serate con la popolazione di tutta la Conca». Si parte il 9 novembre a Pieve d’Alpago, nella sala Placido Fabris alle 18; il 15 novembre l’assemblea sarà a Farra in parrocchia; il 16 a Chies nella sala polivalente di Lamosano; il 22 a Puos in municipio e il 23 a Tambre al centro sociale.

Agli incontri saranno presenti le forze dell’ordine e la polizia municipale, incaricata di sviluppare il progetto in tutto l’Alpago, e gli amministratori locali. Verrà distribuito un vademecum con consigli utili alla sicurezza delle case, ma anche slide e suggerimenti per difendersi, ad esempio, dalle truffe telefoniche o porta a porta. «Nei mesi scorsi, da giugno a settembre», prosegue Dal Borgo, «abbiamo già tenuto cinque lezioni di due ore ciascuna con il nostro laboratorio per anziani “Grigio brillante”, lezioni cui hanno partecipato un centinaio di anziani.

Il primo incontro formativo vero e proprio per i volontari dei “Controlli di vicinato” è fissato per il 30 novembre, alle 18.30, al Teatro Minimo di Chies. «Ci saranno la polizia municipale e gli amministratori dell’Alpago», prosegue Dal Borgo. «Stiamo iniziano a costruire un organico, ci sono già diverse persone che hanno dato la loro disponibilità. Sono almeno 100 in tutta la Conca, una quarantina solo a Chies. Li stiamo contattando uno per uno e poi li avvieremo a un percorso educativo e formativo, allo scopo di mettere in piedi un sistema efficiente. I gruppi e la polizia municipale saranno sempre in stretto contatto con la Prefettura e con le forze dell’ordine».

Quella del 30 novembre è attesa come l’occasione per verificare quali sono le indicazioni più importanti per l’organizzazione dei controlli, che quindi inizieranno a prendere forma. I controlli saranno su base frazionale, così come i gruppi guidati dai capi frazione, ricordando che l’Alpago ha un territorio di 171 chilometri quadrati e 50 frazioni ufficiali.

Da fine settembre nella Conca sono attive 15 telecamere, considerate essenziali per contrastare i furti e a breve ne arriveranno altre abilitate anche alla lettura delle targhe. «Le telecamere sono utilissime contro i furti e le 56 presenti a Belluno lo confermano. Dobbiamo dotarci di più di questi importanti deterrenti».

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