Contro la carenza di medici, l’Ulss di Belluno mette in campo 20 nuovi posti letto
L’opera è realizzata anche grazie al finanziamento di 500 mila euro del Fondo comuni confinanti. I nuovi alloggi sorgeranno all’interno di strutture di proprietà dell’azienda sanitaria nel capoluogo, a Feltre ed Agordo

Venti nuovi posti letto ad uso foresteria per attirare nuovi medici. Procede l’iter per la realizzazione di posti letto ad uso foresteria in immobili dell’Ulss Dolomiti, un intervento realizzato grazie a un finanziamento di 500 mila euro dei Fondi Comuni di Confine e a un cofinanziamento Ulss di 150 mila euro. Dopo l’affidamento dell’incarico di progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza dei lavori, è stato quindi approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica.
In particolare, il progetto prevede la ristrutturazione delle strutture di proprietà dell’Ulss al fine di ricavare degli appartamenti per mettere a disposizione in totale 20 posti letto ad uso foresteria per i professionisti che scelgono di lavorare in Ulss Dolomiti. Gli Immobili interessati dall’intervento sono situati ad Agordo, Belluno e Feltre.
BELLUNO
a Belluno, in via Sant’Andrea, si procederà con la ristrutturazione di un appartamento al secondo piano di un immobile che si sviluppa su tre livelli. Il progetto prevede una riorganizzazione degli spazi dell’appartamento al fine di ricavare 10 posti letto. I locali che verranno realizzati all’interno saranno una cucina, due soggiorni/aree relax, due camere doppie, sei camere singole, tre servizi igienici, una dispensa, un ripostiglio e un locale tecnico.
FELTRE
A Feltre, in via Ligont n. 25: l’appartamento oggetto dell’intervento si trova al primo piano di un immobile che si sviluppa su due livelli. Il progetto prevede di ottenere 4 posti letto, mettendo a disposizione una cucina, un soggiorno, una camera doppia, due camere singole, un servizio igienico e una lavanderia.
AGORDO
Il progetto, che riguarda l’ospedale di Agordo, prevede la riorganizzazione delle foresterie esistenti all’interno dell’ospedale, al primo piano dell’ala est del Corpo C, rendendo fruibili 6 posti letto. L’investimento complessivo è di 650 mila euro di cui 500.000 euro per lavori e 150.000 euro per gli arredi. I locali saranno messi a disposizione di personale sanitario e medici specializzandi che necessitino di alloggio temporaneo in attesa di sistemazione definitiva.
«La realizzazione di ulteriori foresterie ci consente di ampliare l’offerta di benefit per attrarre nuovi professionisti nelle nostre strutture, nell’ambito della politica di welfare aziendale che stiamo portando avanti con determinazione. Noi non ci arrendiamo e proseguiamo nella continua ricerca di personale», commenta la direttrice generale Maria Grazia Carraro, «ringrazio i Comuni e la Presidenza dei Fondi Comuni di Confini per aver voluto investire, con lungimiranza, in questa misura che rappresenta un solido intervento per garantire i servizi i montagna e che ci rende competitivi rispetto ai territori contermini. Una concreta azione contro lo spopolamento».
Soddisfatto l’ex deputato forzista Dario Bond. «Come presidente del Fondo Comuni Confinanti, desidero ringraziare il direttore generale della Ulss Dolomiti, Carraro, e tutto il personale per l’impegno profuso. Garantire foresterie al personale sanitario che arriva nelle località del Bellunese a prestare servizio, serve a facilitare la scelta della destinazione, offrendo abitazioni di qualità a prezzo calmierato in una realtà particolare come la montagna e località turistiche. Prossimo passo delle iniziative in campo sanitario sarà facilitare il mantenimento sul territorio dei giovani medici specializzandi, seguendo quanto già fatto in Provincia di Trento, con il supporto finanziario pubblico in cambio dell’impegno contrattuale a svolgere la loro attività sul territorio per un periodo minimo di 5 anni. Tutti noi bellunesi ci dobbiamo credere per invertire la tendenza al continuo calo dei servizi e della popolazione sul territorio di montagna. Cambiare si può e si deve, con un’attenta regia strategica e una capacità di visione resa possibile dai finanziamenti del Fondo Comuni Confinanti».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi