Contratti porta a porta «Sospetto sia un raggiro»

BELLUNO. Si presenta come addetta di Enel energia, fa firmare contratti e chiede gli Iban di chi la fa entrare in casa ma qualcuno ha avuto il sospetto di essere stato al centro di un raggiro bello e buono, se non di un tentativo di qualche furto.
Così Flavia Mares che abita a Bolzano Bellunese, è andata a chiedere lumi al Punto Enel del capoluogo per capire se fosse stata vittima di una truffa oppure se quell’“Irene” della quale aveva letto il nome sul tesserino, fosse davvero un venditore di contratti della società. «È successo fra le 14 e le 15» racconta «ho aperto, non sono stata molto cortese, mi sono barcamenata perché mi è venuto il sospetto che fosse tutto un raggiro. Era una ragazza, carina, non aveva accenti, molto appariscente, fra i venti e i trenta anni. Ha suonato e mi ha detto che era incaricata per il passaggio dei consumatori al mercato libero: io sicuramente non sarò stata connessa e non ho pensato che ero già con Enel Energia e non avrei saputo cosa farmene di un altro contratto».
La signora ha quindi firmato: «Mi ha chiesto l’ultima fattura che aveva mia figlia e non l’avevo a portata di mano. È sempre rimasta dove l’ho lasciata ma al piano terra di casa mia non c’è una camera da letto da andare a esplorare perché c’è la zona giorno. È rimasta lì anche quando le ho portato un bicchiere d’acqua, mi ha mostrato dei documenti e me li ha fatti firmare e mi ha spiegato le tariffe: io purtroppo ho firmato, poi mi sono venuti i sospetti quando mi ha chiesto l’Iban e allora ho preferito farla uscire. E sono andata al Punto Enel a chiedere informazioni: mi hanno ribadito che non mandano nessuno porta a porta, e mi hanno anche spiegato che per quel che ho firmato non devo preoccuparmi, tanto più che con Enel Energia ci sono già. Ma intanto ci provano».
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