Contratti di lavoro peggiorativi oggi scioperano le filiali Lidl
BELLUNO. Migliori condizioni di lavoro e un contratto integrativo aziendale che definisca e garantisca diritti e tutele per i lavoratori. Sono questi i principali motivi per i quali la Filcams Cgil ha proclamato una giornata di sciopero dei dipendenti Lidl per oggi.
Cinque le filiali Lidl in provincia: Belluno, Feltre, Calalzo, Ponte nelle Alpi e Sedico, per un totale di poco più di un’ottantina di dipendenti.
«Lo scorso 6 marzo è stato siglato il contratto integrativo aziendale senza la Filcams Cgil che ha valutato peggiorativi i contenuti dell’accordo. A giugno, a causa delle rigidità mantenute dall’azienda rispetto alle richieste avanzate dalla categoria, è fallito anche un ulteriore tentativo di confronto», dice la segretaria della Filcams veneta Margherita Grigolato. «Il nuovo contratto, infatti, nonostante i tanti proclami, non solo non introduce miglioramenti per i lavoratori, ma arriva addirittura a definire una serie di trattamenti di peggior favore rispetto a quanto previsto prima della sottoscrizione», sottolinea anche Fulvia Bortoluzzi del sindacato di categoria bellunese. «Il superamento di un regime di flessibilità incontrollata per i lavoratori part time, introdotto dal nuovo contratto integrativo aziendale in deroga al contratto collettivo nazionale di lavoro, l’inserimento di una disciplina relativa al consolidamento degli orari di lavoro, la definizione di un sistema di incentivazione variabile ed una regolamentazione sostenibile del lavoro domenicale erano le priorità poste dalla Filcams, senza che vi sia stato alcuna disponibilità concreta da parte della multinazionale tedesca».
Bortoluzzi specifica meglio questa situazione lavorativa. «Gli addetti vengono assunti perlopiù con contratti a tempo indeterminato part time di 20-25 ore settimanali. Ma questi orari variano di giorno in giorno per cui un giorno posso fare 8 ore, il giorno dopo tre ore, a seconda delle esigenze del negozio. Inoltre si richiede a questi dipendenti di essere multitasking: sono tutti dotati di un auricolare e oltre a dover svolgere le loro mansioni devono anche rispondere ad eventuali richieste che arrivano da altri colleghi e quadri. Insomma, un lavoro che rischia di diventare troppo pesante se si considera che esiste anche una tabella con i tempi di realizzazione di ogni attività e se si sgarra bisogna renderne conto».
Circa 600 punti vendita, più di 14mila dipendenti su tutto il territorio nazionale, Lidl è una catena discount in salute, che, «pur in presenza di un andamento e di risultati economici estremamente positivi, vuole continuare a risparmiare sul costo del lavoro», dicono dalla Filcams che promettono che lo sciopero di oggi non sarà il solo. —
P.D.A. .
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