Contrasto ai furti: nei tre comuni il prefetto schiera più forze dell’ordine

/ feltrino
La presenza delle forze dell’ordine sul territorio verrà rinforzata. È la prima misura che verrà adottata nei comuni di Arsiè, Fonzaso e Quero Vas per fare fronte alla problematica dei furti, che da giorni rende la vita dura ai residenti dei tre paesi coinvolti: l’ultimo in ordine di tempo ad essere preso di mira è stato Fonzaso, con il saccheggio nelle vie Marconi, Arsiè e Nogarè, precedute di qualche giorno da Quero (via Toà e Monte Cornella per citarne un paio) e prima ancora da Arsiè, che ha fatto da “apripista” con le frazioni di Rivai e Mellame.
Nella tarda mattinata di ieri si è infatti tenuto un vertice di sicurezza che ha coinvolto il prefetto Mariano Savastano e i sindaci Luca Strappazzon, Giorgio Slongo e Bruno Zanolla, i quali hanno fatto insieme il punto della situazione. «È stato un confronto che si è rivelato proficuo» affermano i tre amministratori, «e per questo vogliamo ringraziare il Prefetto e le forze dell’ordine che hanno manifestato piena disponibilità nel supportarci per adottare contromisure efficaci per i nostri cittadini».
L’aumento dei pattugliamenti dei militari dell’Arma, assieme a quelli della polizia, avrà l’obiettivo di ridurre drasticamente le possibilità dei malviventi di compiere furti oppure atti vandalici: le denunce fino ad ora esposte ai Carabinieri parlano non solo di ori e gioielli spariti, ma anche di recinzioni tagliate, luci esterne danneggiate e disattivate e tanti altri piccoli dettagli che stanno emergendo poco per volta. Nel corso dell’incontro, si è infatti preso atto che sono in corso serrate attività investigative da parte delle forze dell’ordine, anche attraverso le verifiche sui filmati delle telecamere del sistema di videosorveglienza, allo scopo di identificare gli autori dei reati.
Per quanto riguarda le ronde, infine, la posizione dei sindaci è chiara. «Le ronde sono controproducenti» proseguono Strappazzon, Slongo e Zanolla, «perché rischiano di mettere a repentaglio l’incolumità fisica del cittadino. Nessuno deve prendere iniziative, ma segnalare alle forze dell’ordine eventuali persone o cose sospette contattando il 112». A tale scopo, dal vertice è emersa la volontà di puntare con decisione sulla prevenzione, organizzando incontri tra dirigenti della Questura, ufficiali dell’Arma e della Guardia di finanza e la popolazione per dare suggerimenti e consigli pratici su come proteggersi.
Molto efficace potrebbe essere, infatti, l’adozione, da parte di coloro che lo ritenessero opportuno, di misure di sicurezza passiva, che contribuiscono ad elevare il livello di sicurezza delle singole abitazioni, come l’attivazione di sistemi di antintrusione ed allarme, eventualmente collegati con le sale operative delle forze di polizia.
Un’altra misura possibile sarà quella del “controllo del vicinato”, già operativo in altri Comuni della provincia, con la partecipazione attiva dei cittadini e i cui referenti verranno formati dalle forze di polizia. «Il pacchetto di misure varate, condivise con i primi cittadini, rappresenta il primo passo per la costruzione di una cultura della sicurezza che veda il coinvolgimento attivo dei cittadini in quella che viene chiamata sicurezza partecipata» conclude il prefetto Mariano Savastano. —
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