Continuità assistenziale garantita: Cassol sostituisce Tocchetto

SOVRAMONTE. I 1.260 assistiti della dottoressa Daniela Tocchetto che dal primo novembre cesserà l’incarico nella zona del feltrino occidentale, resteranno senza medico curante solo pochi giorni. Dal 4 novembre per i comuni di Arsiè, Fonzaso, Lamon e Sovramonte verrà inserita con incarico provvisorio la dottoressa Francesca Cassol che già conosce l’area per aver sostituito la collega. Pertanto ai 1.260 assistiti della dottoressa Tocchetto sarà assegnata d’ufficio Francesca Cassol, con studi medici nel comune di Sovramonte nelle località di Servo in via Servo e di Faller, e quindi non sarà necessario recarsi all’ufficio anagrafe. L’Usl precisa che resta fermo il diritto del cittadino ad effettuare una scelta diversa presentandosi, con la tessera sanitaria cartacea, agli uffici anagrafe sanitaria di Feltre (Palazzina Fusaro) nelle giornate di lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.

Sarà inoltre attivata la procedura per l’inserimento della nuova dottoressa nella medicina di rete denominata “Ovest Feltrino” composta dai medici Rosanna Caneve e Vincenzo Caprio a Lamon, Mario Tollardo e Raffaele Stellato a Fonzaso e Giuseppe Polizzi ad Arsiè. Daniela Tocchetto, andrà a coprire l’ambito territoriale dei comuni di Feltre, Pedavena, Seren del Grappa, Alano di Piave, Quero Vas, considerata zona carente. Proprio per questo motivo l’azienda Zero ha chiesto alla professionista che da anni è medico di assistenza primaria nell’ambito territoriale dei comuni di Arsiè, Fonzaso, Lamon e Sovramonte, se accettava il trasferimento di titolarità. E così è stato. Il problema è che l’area montana non può rimanere senza il dottore che garantisce la presenza ambulatoriale in un’area complessa, sia dal punto di vista orografico che di indici di invecchiamento, come sono il capoluogo del sovramontino e soprattutto Faller, oltre che Lamon da dove arrivano parecchi pazienti della Tocchetto.

Così dall’Usl Dolomiti ci si è impegnati per trovare il sostituto che avrà incarico a tempo determinato, unica soluzione, alla luce di problemi strutturali (quelli legati alla mancanza di medici) che si sarebbe potuta adire. Nel caso in cui la dottoressa Cassol non avesse accettato l’incarico, non sarebbe rimasto altro da fare che richiedere ai medici curanti che operano in questo ambito territoriale la presa in carico dei pazienti di Sovramonte, garantendo però l’apertura degli ambulatori di Servo e Faller. –

L.M.

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