Container in viaggio per l’Uganda

Materiale scolastico, sanitario e attrezzi frutto di donazioni bellunesi

BELLUNO. È partito da Salce, con destinazione il porto di La Spezia, un nuovo container destinato all’Uganda. Il suo viaggio proseguirà via mare, a bordo della nave Capella, fino al porto di Mombasa, in Kenya. Da qui, a bordo di un camion attraverserà tutto il Kenya e parte dell’Uganda, per giungere, si spera nel giro di un paio di mesi, alla sede di “Insieme si può…” situata nella capitale Kampala.

Nei 33 metri cubici di spazio a disposizione sono stati stipati 307 pacchi contenenti materiale scolastico (penne, matite, quaderni ecc.), attrezzatura sanitaria, sapone, macchine da cucire usate ma ancora in buono stato, alimenti per bambini, coperte, teleria, abbigliamento nuovo e un piccolo scavatore donato dalla ditta IF Informatica di Valenza Po, per un peso complessivo di 8.400 chilogrammi.

Per lo più si tratta di attrezzatura difficile e costosa da reperire sul posto e di materiale raccolto grazie alla campagna “Tutti a scuola?!” promossa nelle scuole e nelle cartolerie della provincia e alla donazione di materiale nuovo da parte di privati e di negozi di abbigliamento.

Migliaia di studenti che vivono nelle baraccopoli di Kampala e nelle poverissime regioni del Nord potranno finalmente imparare a scrivere non sulla sabbia dei cortili, ma utilizzando una penna e un quaderno. Molto preziosa anche l’attrezzatura sanitaria (letto ginecologico, carrozzine per disabili, ferri chirurgici) destinata all’ospedale missionario di Angal e la numerosa merce destinata all’orfanotrofio St. Jude di Gulu e ai bambini orfani assititi dalle suore di madre Teresa di Calcutta a Moroto.

Presso il magazzino di “Insieme si può…” è già in allestimento una nuova spedizione destinata sempre all’Uganda. Si ricercano macchine di falegnameria e di meccanica, macchine da cucire e materiale scolastico. Chiunque volesse contribuire può prendere contatto con l’ufficio di “Insieme si può…” (tel 0437.291298, insiemesipuo@365giorni.org).

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