Consumi, export e la nuova Ipl Birra Pedavena con il segno più

Stabilimento adeguato con la linea fusti riciclabili e il magazzino automatizzato L’estate ha riportato il prodotto in bar e ristoranti, aperti recentemente tre locali
Roberto Curto

/ pedavena

In un delicato gioco di equilibri, lo stabilimento di Birra Pedavena ha superato la fase più dura della pandemia, continuando a produrre e trovando comunque la strada per raggiungere il consumatore finale: dove non poteva arrivare il canale della ristorazione a causa delle chiusure e delle restrizioni è arrivato il canale della grande distribuzione, compensando il volume delle vendite. Un discorso valido per l’intero Gruppo Castello e che si applica alle birra e marchio Pedavena.

Ora che la situazione è tornata a una simil normalità, con un’estate nel segno di una vigorosa ripresa dei consumi nei locali pubblici, il gruppo con sede a San Giorgio di Nogaro guarda a Pedavena con completamento del nuovo magazzino interamente automatizzato, previsto nella primavera dell’anno prossimo e alla nuova linea fusti in formato Pet completamente riciclabili, nonché alla recente apertura di altri tre locali a marchio “Fabbrica in Pedavena” a Firenze, Jesolo e Mestre che hanno fatto salire a oltre venti le birrerie che vendono al consumatore le birre prodotte a Pedavena, diventando un’ulteriore vetrina legata alla storia e alla tradizione dello storico marchio. Infine c’è la nuova birra Ipl, aromatizzata con luppoli speciali e dal retrogusto moderno e profumato, destinata per adesso, al consumo alla spina, che sta dando ottimi risultati in termini di gradimento dei consumatori.

Tutti elementi tenuti in considerazione dal coordinatore generale del Gruppo Castello, Walter Lombardi: «Grazie alla diversificazione dei canali di vendita», spiega, «lo stabilimento di Pedavena è sempre rimasto in attività. Il settore Horeca (quello che riguarda le forniture a hotel, ristoranti e settore della ristorazione in generale) è quello che ha sofferto di più e anche lo scorso inverno è stata dura. Fortunatamente abbiamo potuto compensare con le vendite delle nostre birre nei supermercati e quest’estate con la ripresa del turismo c’è stata una buona ripresa anche nel consumo alla spina».

Il periodo della pandemia è servito anche per incrementare altri canali di vendita, come ad esempio, l’export: «Ci sono segnali interessanti con un segno più delle esportazioni. I nostri mercati si trovano soprattutto in Inghilterra, Spagna, Croazia, Slovenia e qualcosa comincia a muoversi anche negli Stati Uniti», aggiunge il dirigente del gruppo Castello. «Quanto alle lavorazioni conto terzi, nello stabilimento di San Giorgio di Nogaro curiamo le forniture per i principali gruppi Gdo italiani. A Pedavena produciamo alcune specialità per conto terzi».

Una sessantina i dipendenti occupati attualmente a Pedavena: “Abbiamo puntato su alcuni giovani per rimpiazzare chi ha raggiunto la pensione e il livello occupazionale della fabbrica è stabile. Abbiamo investito sulla linea fusti e attualmente è in corso l’automazione del magazzino. Un lavoro importante che permetterà di ottimizzare carico e scarico della merce, nonché la movimentazione interna. È un lavoro notevole che sarà completato per la primavera del 2022”.

L’ultima nata in casa Pedavena è una birra Ipl: “Ci sta dando molte soddisfazioni”, aggiunge Walter Lombardi, “è delicata, con una scelta accurata dei luppoli e un retrogusto un po’ amarognolo che sta riscuotendo il gradimento del pubblico. Attualmente è venduta in fusto, ma in futuro potrebbe essere immessa in commercio anche in bottiglia oppure lattina”.

La Bottega Dolomitica annessa alla fabbrica e gli oltre venti locali sparsi per l’Italia a marchio “Fabbrica in Pedavena” sono elementi trascinanti del marketing: “La Bottega Dolomitica è il naturale completamento dell’offerta che abbiamo a Pedavena. Il cliente mangia e beve in Birreria, visita la fabbrica e infine trova tutta la gamma delle birre prodotte dal gruppo insieme a una selezione di gadget e altri prodotti a filiera corta. Quanto ai locali a marchio “Fabbrica di Pedavena”, sono un brand importante che si sta espandendo. Abbiamo superato quota venti e le ultime aperture riguardano Firenze, Jesolo e Mestre. Nel 2022», conclude il coordinatore generale del Gruppo Castello. —

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