Consulenza filosofica: uno studio a Agordo

AGORDO. «Non sono né una veggente, né una psicoterapeuta. Sono un consulente filosofico e aiuto le persone a mettere in moto risorse che hanno già per superare eventuali momenti di difficoltà».
Il tentativo di riscossa dei filosofi parte da Agordo.
Per molti, la classica figura del pensatore è chiusa da anni in vecchi libri scolastici impolverati lasciati a dormire sugli scaffali, per altri rimane legata a un'idea di persona fuori del mondo, sulle nuvole o in una botte.
E forse, nella fissazione di tale idea, i filosofi stessi non sono del tutto immuni da colpe.
Lisa De Luca, filosofa agordina, ne è tanto convinta, quanto decisa a riportare questa immagine alla sua dimensione originaria.
Ha aperto da poco uno studio di consulenza filosofica ad Agordo (che se non è un unicum in provincia, poco ci manca) e ieri sera ha presentato al pubblico (ingresso libero e gratuito) la sua attività nella saletta della biblioteca civica di Agordo.
Titolo: “La consulenza filosofica e il potere della parola”.
«Achenbach, che è il fondatore della consulenza filosofica», spiega Lisa «ha detto chiaramente che sono stati i filosofi stessi a tradire la filosofia, rinchiudendosi nelle accademie. Ma se pensiamo a Socrate, a Pitagora e ad altri, in origine i filosofi erano persone che vivevano nel mondo, erano a contatto con l'uomo, erano dei grandissimi antropologi e non distinguevano tra teoria e pratica».
Dopo aver speso la sua laurea in professioni in cui era richiesta la capacità di saper gestire le risorse umane, Lisa De Luca ha deciso di riprendere in mano i libri, di ottenere il titolo di consulente filosofico e di sedersi sul divano.
Lì, infatti, accoglie e accoglierà coloro che decideranno di rivolgersi a lei.
Ma per cosa? «Possono venire tutti», dice, «singoli, aziende, scuole. La filosofia si inserisce nel vasto mondo del counseling. Possono venire le persone che si trovano in un momento di difficoltà, di malessere sul quale vogliono riflettere. Noi filosofi padroneggiamo delle categorie mentali meglio di altri e ci serviamo di queste per mettere in moto anche quelle dell'altro. Non tratto patologie mentali, ma devo saperle riconoscere ed eventualmente indirizzare la persona verso altri professionisti. Non faccio terapia, non lavoro sull'inconscio, ma la mia non è nemmeno una conversazione al bar davanti a un caffè. Parlo con le persone, rispettando in toto la loro privacy, per aiutarle a mettere in moto autonomamente risorse che già hanno e superare le difficoltà».
Ma non c'è solo counseling. L'idea è anche quella di dare l'opportunità di riscoprire o approfondire (anche in gruppo) la storia della filosofia e i testi dei filosofi.
Gianni Santomaso
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