Consegnati i libri in tribunale Se ne va un’azienda storica

BELLUNO. La Zadra vetri ha chiuso. Venerdì scorso l’azienda ha consegnato i libri contabili in Tribunale, e ora si attende la nomina del curatore che dovrà occuparsi delle procedure per il pagamento dei creditori. L’azienda infatti aveva fatto domanda di concordato fallimentare.
La sessantina di dipendenti rimasti dopo la prima cessione di due anni fa alla società trevigiana Tagliapietra 33 spa si trovano quindi senza lavoro, e sono in attesa di sapere quando potranno godere degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. «Quando verrà nominato il curatore apriremo la fase della cassa integrazione straordinaria e le procedure di mobilità», spiega Danilo Ferigo, della Uilcem Uil. Sono giorni di attesa, quindi, perché fino a quando il Tribunale non nominerà la figura che si occuperà di sistemare i creditori non si potrà fare molto.
Ai sindacati, nonostante la situazione fosse ormai chiara da settimane (anche la vertenza Zadra è stata lunga e delicata), resta l’amaro in bocca, «perché quando un’azienda chiude non si può essere soddisfatti», annuncia Ferigo.
«Con la chiusura della Zadra Vetri perdiamo un’altra azienda storica del nostro territorio, e con essa se ne vanno professionalità e competenze», aggiunge Giuseppe Colferai, della Filctem Cgil, che allarga il tiro e riflette sulla situazione del Bellunese nel suo complesso. «Non vedo investimenti, né incremento dell’occupazione, anzi. Stiamo qui a contare le aziende che chiudono o che sono in grossa difficoltà. Bisogna trovare una soluzione complessiva al problema, capire quale futuro vogliamo dare al settore industriale in provincia di Belluno».
«Sono molto preoccupato», conclude Colferai. «Non si può continuare a fare affidamento solo sugli ammortizzatori sociali, anche quelli, prima o poi, finiranno». (a.f.)
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