Confindustria offre un servizio di cyber security

BELLUNO. «Dobbiamo alzare la soglia di protezione digitale delle nostre aziende. Nell’epoca di Industria 4.0 la sicurezza informatica è uno dei fattori abilitanti, un tema che viene poco considerato fino a quando non si verificano episodi di hackeraggio, anche gravi. La nostra associazione, tra le prime in Italia, si è attrezzata per offrire alle aziende un servizio innovativo di Cyber Security. La prevenzione è tutto».
A ricordarlo, dopo i due gravi attacchi informatici a Hydro a Fletre e a Costan-Epta di Limana, è la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton, che aveva già preso posizione sull’argomento. Ora rilancia con il servizio messo a disposizione dagli Industriali. «I crimini digitali minano la competitività delle nostre aziende: proteggerci è un imperativo categorico. Purtroppo la conoscenza dei pericoli della rete non è ancora del tutto percepita, in quanto ci muoviamo in un mondo “immateriale” e quindi difficile da comprendere fino in fondo. È una questione culturale che, come associazione, stiamo affrontando da tempo».
Il servizio di CyberSecurity è stato avviato già nel 2018. «Invitiamo le imprese a effettuare il Cyber Security Check sul nostro sito. Tale strumento ci permette, attraverso l’analisi delle risposte a 14 semplici quesiti, di valutare il livello di sicurezza ed esposizione di un’azienda, formulando un giudizio complessivo sul livello di rischio», spiega Berton.
La compilazione è gratuita e aperta a tutte le imprese, anche a quelle non associate (previa registrazione), ed è il primo step per ottenere una consulenza completa e approfondita sui temi della sicurezza. Non solo. Insieme al broker Aon, Confindustria mette a disposizione una copertura assicurativa specifica, volta a tutelare le imprese da eventi quali la perdita, l’indisponibilità o il danneggiamento dei dati, l’involontaria violazione degli obblighi di riservatezza, l’interruzione delle attività e altre conseguenze potenzialmente derivanti da un attacco hacker o da un errato utilizzo delle nuove tecnologie. La polizza cyber fornisce la possibilità di accedere ad un servizio di pronto intervento (consulente legale, esperto informatico, consulente di crisi) in grado di supportare l’assicurato in caso di breach del sistema informatico e di gestire congiuntamente l’evento.
In queste settimane, inoltre, la società Reviviscar, in collaborazione con Forma Dpo, organizza il corso di specializzazione in Data Protection Officer – Responsabile della Protezione Dati, alla luce della nuova normativa sulla privacy adottata a livello europeo. Il Dpo è la figura professionale prevista dal Reg. UE 2016/679: si tratta di operatori in grado di affrontare le complesse tematiche legate al trattamento dei dati personali, anche sul complesso fronte digitale. «La rivoluzione 4.0, – che Confindustria monitora anche attraverso il Digitali Innovation hub di Feltre - può essere un’opportunità, ma ha mille insidie. Il fattore culturale e quello di prevenzione dei rischi faranno sempre più la differenza», conclude la presidente. —
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