Confindustria Dolomiti, al posto di Cappellaro arriva Luca Barbini

Rinnovo dei vertici, il consiglio direttivo ha designato l’amministratore della Piave Maitex come prossimo presidente
Luca Barbini nuovo presidente di Confindustria Dolomiti
Luca Barbini nuovo presidente di Confindustria Dolomiti
BELLUNO. Sarà Luca Barbini, attuale vice presidente, il futuro presidente degli Industriali bellunesi. La scelta è stata fatta ieri pomeriggio dal consiglio direttivo di Confindustria Belluno Dolomiti, che ha valutato il risultato delle consultazioni delle varie sezioni che compongono l’associazione. Due i candidati emersi dal lavoro dei saggi: Luca Barbini e Jury De Col.
 
Dalla riunione del direttivo di ieri è emerso il nome di Barbini. Ma prima che l’assemblea delle sezioni ratifichi l’indicazione data dal direttivo, c’è un altro passaggio. Infatti Barbini deve indicare i due vice presidenti e presentare il programma al consiglio direttivo che si riunirà a breve. Il direttivo valuterà il programma proposto e se verrà dato un secondo via libera, toccherà all’assemblea delle sezioni eleggere ufficialmente il successore di Gian Domenico Cappellaro, con i nuovi vertici dell’associazione che resteranno in carica per quattro anni, dal 2015 al 2019. Luca Barbini, 57 anni, di origini feltrine, è ceo della Piave Maitex, una delle pochissime aziende tessili che in Veneto hanno resistito alla crisi, leader in Europa per la produzione di tessuti elastici.
 
«Ci siamo trovati con la più grave crisi del dopoguerra»
Il presidente di Confindustria belluno gian domenico capellaro
 
All’interno di Confindustria, sia in Veneto che in provincia, ha ricoperto negli anni numerosi incarichi di prestigio e conosce dunque bene l’associazione. Arriva alla carica di presidente, dopo aver passato quattro anni al fianco di Cappellaro come vice presidente. È stato anche vice presidente di Confindustria Veneta, dal 2009, a fianco di Tomat. Avversario di Barbini è stato Jury De Col, alpagoto, classe 1973, già presidente dei Giovani industriali, impegnato nella Free Tour, l’azienda di famiglia, a sua volta leader nel campo della automazione e della robotica industriale. A scegliere i due contendenti sono stati tre “saggi”, Roberto Chemello, Orlando Dal Farra e Gervasio De Col. Sentito dal Corriere delle Alpi, durante la fase della scelta dei saggi, Barbini aveva spiegato il ruolo di Confindustria: «Dovremo continuare ad essere forti, appoggiando le nostre aziende. L’obiettivo principale sarà il mantenimento dell’occupazione in provincia, ma dovremo anche muoverci per tornare a crescere. Guai a commettere l’errore di pensare che qualcuno verrà a salvarci: dovremo essere noi il motore della crescita». Barbini prenderà il posto di Gian Domenico Cappellaro, il cui mandato scade il 14 gennaio prossimo.
 
Ed è probabile che si vada all’inizio dell’anno nuovo anche per la elezione di Barbini da parte dell’assemblea delle tredici sezioni che compongono Confindustria Belluno Dolomiti. Proprio ieri in merito alla classifica della qualità della vita che vede Belluno al quarto posto, Cappellaro aveva commentato: «Non dobbiamo accontentarci del quarto posto conquistato anche quest’anno. Abbiamo tutte le carte in regola per affermarci come miglior provincia per qualità della vita: è però fondamentale migliorare la competitività del territorio e la cultura d’impresa, così da incentivare i giovani a credere in se stessi e ad avviare una propria azienda». Un intento che passa ora al suo successore.

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