Con l’infiorata Igne è un arcobaleno di colori

La domenica del Corpus Domini è da sempre una festa a Igne di Longarone e non poteva esserci giornata più bella per trasformare l’Infiorata in una manifestazione indimenticabile. 

LONGARONE. Non poteva esserci giornata più bella per trasformare l’Infiorata di Igne in una manifestazione indimenticabile. Un bel sole estivo ha dato ancora più colore alle migliaia di fiori di carta disposti dagli abitanti del paese lungo le vie, ad adornare gli angoli delle strade, le finestre e le porte di casa. Ancora una volta, quindi, si è ripetuta la tradizionale festa con cui da anni Igne celebra la domenica del Corpus Domini.

E anche per questa edizione dell’Infiorata la gente del paese, coordinata dal gruppo Volontari Igne, ha lavorato fino all’ultimo per trasformare le vie in giardini fioriti in tempo per la processione del Corpus Domini, anche perché l’acquazzone di sabato sera ha ritardato la disposizione dei fondali e delle strutture portanti delle composizioni.

Ad ogni modo, al suono delle campane che annunciavano l’inizio della celebrazione era tutto al proprio posto: composizioni curate nei minimi particolari, scenografie elaborate e divertenti, e i ben noti richiami alle tradizioni, ai lavori di un tempo, alla vita del paese. A tutto questo si è aggiunto, come ad ogni edizione, un tema particolare: quest’anno l’Infiorata era incentrata sul tema della luce: «Sia dal punto di vista religioso che naturale e scientifico», spiegano alcuni abitanti di Igne, mentre ritoccano gli ultimi dettagli prima della messa.

Per questo, lungo le strade, alcune installazioni richiamano alla luce elettrica o alle vecchie lampade e lanterne. È stato realizzato anche un faro, con tanto di baia, barchetta e pescatore. Tutto rigorosamente decorato con i fiori.

«Nella parte alta del paese, dove è arrivata la processione, abbiamo invece voluto riprendere le parole del Vangelo, “Io sono la luce del mondo”, esponendo le stampe dei due angeli del Brustolon che ornano l’altare laterale della nostra chiesa. I nostri antenati li avevano comprati a Belluno, a inizio Ottocento, quando venne consacrata la nostra chiesa».

Gli organizzatori hanno davvero pensato a tutto, anche alla frasca con prodotti tipici per chi avesse deciso di fermarsi a mangiare. Così, nel corso della giornata e fino al tardo pomeriggio, centinaia di persone hanno deciso di farsi una passeggiata per le vie di Igne, tanti con la macchina fotografica in mano, pronti a cogliere sia il paesaggio che i tanti, piccolissimi particolari nascosti in ogni installazione.

«Funziona sempre così», spiegano ancora gli artefici dell’Infiorata, «ci troviamo mesi prima per abbozzare i disegni delle varie composizioni. Poi, al momento di realizzarle, scopriamo il gusto di aggiungere nuovi particolari, piccoli spunti. E ogni anno cerchiamo di migliorare quanto fatto l’anno precedente». E i risultati di tale lavoro sono da applausi: Igne strappa come sempre gli applausi dei tanti visitatori.

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DELL’INFIORATA

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