Cisl, Paglini nuovo segretario Nicola Brancher lo affianca

Dibattuto il ruolo della provincia nel sindacato dopo l’uscita di Rudy Roffarè «Sfide cruciali in epoca di Covid»: da internet alle università a una nuova Naspi

BELLUNO

La Cisl di Belluno Treviso ha eletto il nuovo segretario, Massimiliano Paglini. Al consiglio generale, in videoconferenza, è stata dibattuta l’abolizione della segreteria aggiunta per rappresentare direttamente il Bellunese. Stefano Calvi della Fisascat ha evidenziato il rischio di una sottorappresentanza. Ma, in verità, la provincia ne guadagna con la nuova segreteria e lo staff di sostegno.

Massimiliano Paglini, 52 anni, il nuovo segretario, che sostituisce Cinzia Bonan, è di Montebelluna, ha iniziato l’attività sindacale nel mondo del credito nel 1991, dall’anno scorso era segretario organizzativo. Lo affiancherà la trevigiana Teresa Merotto, 60 anni, della Cisl Scuola, ma anche Nicola Brancher. Bellunese, classe 1971, in distacco sindacale dalla Ideal Standard di Trichiana in cui è stato delegato per sei anni, Brancher ha un’esperienza sindacale maturata tra le fila della Fistel Cisl e della Femca Belluno, la Federazione che tutela i lavoratori dei comparti della moda, della chimica e dell’energia. Dal 2013 è segretario generale della Femca Belluno Treviso.

In segreteria, dunque, non c’è più Rudy Roffarè, che era l’aggiunto. Ma Roffarè 48 anni, di Alpago, contrattualista, farà parte dello staff. Nel 2000 era stato eletto segretario generale per il territorio bellunese del settore occhialeria. Nel 2010 era entrato da segretario nella segreteria Ust Cisl Belluno e nel 2013 nella segreteria unificata della Cisl Belluno Treviso.

Accanto al trevigiano Edoardo Dorella, classe 1962, ci sarà un altro bellunese, anzi feltrino. È Fabio Zuglian, 46 anni, infermiere, attivo sindacalmente dal 1997. Segretario generale della Cisl Fp territoriale (prima Belluno, poi con l’unificazione del 2013 Belluno-Treviso) dal 2008.

«Oggi nasce una squadra che esprime le migliori risorse della Cisl Belluno Treviso» ha commentato, subito dopo l’elezione «un’esperienza che abbiamo voluto fosse inclusiva di tutte le componenti, capace di rappresentare tutti e composta di ottime competenze ed esperienze. Ringrazio Cinzia Bonan per la passione che ha messo in questi anni di servizio e per il lavoro svolto assieme».

Paglini ha quindi evidenziano che gli eletti in segreteria sono «figure di alto valore che hanno maturato una lunga esperienza alla guida delle rispettive categorie e che sapranno dare il meglio di sé nelle impegnative sfide che ci attendono». Quanto allo staff, ha spiegato Paglini, si tratta di «una scelta per rafforzare ulteriormente la squadra: saranno alla guida dei dipartimenti che lavoreranno in stretta sinergia e coesione con la segreteria».

La sfida che ci attende, ha sottolineato ancora Paglini, è cruciale: in un Paese che annaspa tra sussidi e incertezze, l’emergenza Covid rischia di ampliare ancora di più le disuguaglianze, andando a penalizzare in primis le fasce più fragili del mondo del lavoro, ossia i lavoratori a basso salario, quelli autonomi, temporanei o a tempo parziale, i giovani e le donne. «Oggi, nella “nuova normalità” della pandemia, il sindacato deve essere ancora più forte per raggiungere quegli ambiti del lavoro privi di tutele, di rappresentanza e di speranza».

Nella sua ultima relazione, la sindacalista Bonan ha dato molto rilievo alle problematiche del Bellunese, ricordando i vari “tavoli” avviati e rilevando che la sfida per il Bellunese è oggi «investire in modo convinto nelle politiche attive per il lavoro e formazione e capire quali competenze necessitano le aziende nei prossimi anni. Inoltre, una proposta universitaria per contribuire alla permanenza dei giovani, attraendone anche da fuori, diventa da traino anche per scuole di specializzazione e formazione per le competenze digitali, manifatturiere e turistiche».

Nel suo intervento conclusivo, Luigi Sbarra, vicesegretario nazionale Cisl ha detto che bisogna «subito dare un forte segnale di protezione e promozione universale dei lavoratori e inserire in Manovra alcuni interventi urgenti: il prolungamento della Naspi da 24 a 36 mesi con il superamento del decalage, l’estensione della DisColl, un nuovo assegno di ricollocazione strutturale per i percettori di Naspi». E poi un grande potenziamento dei contratti di solidarietà, con forti incentivi alle imprese e ai lavoratori per quelli difensivi, finalizzati a promuovere programmi di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, e un vigoroso finanziamento per quelli espansivi». —

Francesco Dal Mas

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi