Cimiteri ai privati, Perenzin sotto accusa

FELTRE. Non c’è pace, né eterna né temporanea, attorno ai cimiteri della città. Lo scontro politico sull’ammodernamento delle strutture, urgente più che necessario, ha vissuto una tregua elettorale, ma si è già riacceso dopo che l’amministrazione Perenzin ha fatto chiarezza sulle sue intenzioni, annunciando di voler aprire l’unica busta in gara per l’appalto che porterà alla privatizzazione del piano di ampliamento e di costruzione dei nuovi loculi. Il bando è rimasto in freezer per un anno perché in Comune pensavano di poterlo accantonare e così mantenere il pieno controllo pubblico delle operazioni. Invece oggi prevale la ragione economica: accantonare la gara espone l’ente al rischio - anzi praticamente alla certezza - di un ricorso e al pagamento di una penale che, secondo una stima a spanne, potrebbe superare largamente i 100 mila euro. Da qui la decisione di aprire la busta e poi di intavolare una trattativa con l’azienda che, senza avversari, si aggiudicherebbe la concessione decennale sul cimitero monumentale e sugli altri tredici (quelli delle frazioni).
La mossa di per sé risulta facilmente comprensibile. Ma sotto il profilo politico presta il fianco a critiche, anche aspre. Che infatti arrivano, puntuali, proprio da un ex assessore della giunta Vaccari, Alberto Curto, ora consigliere del gruppo Tutti con Ennio Trento. Curto domattina aprirà il consiglio comunale con una domanda di attualità. «Voglio sapere come mai solo adesso la giunta ha deciso di procedere con l’apertura dell’unica offerta in gara. E poi quali intenzioni ha l’amministrazione. E ancora se l’anno trascorso dalle elezioni è stato usato per elaborare un qualche piano alternativo a questa gara, visto che era stata bloccata». La domanda si conclude anche con una considerazione prettamente politica: «Mi pare che le giustificazioni espresse dal sindaco per motivare questa decisione - ovvero l’intenzione di evitare un costoso e lungo ricorso - arrivino fuori tempo massimo. Per giunta questa amministrazione non ha mai rinunciato a difendersi per vie legali». Poche righe, tante piccole punture. Il sottinteso c’è e va colto. Dal suo insediamento l’amministrazione Perenzin ha tentato in tutti i modi di bloccare una serie di “partite” avviate da Vaccari e dai suoi. Dal piano Altanon alla privatizzazione dei cimiteri, dei lampioni e delle caldaie per finire con l’appalto rifiuti, tante scelte sono state messe in discussione, anche a costo di aprire contenziosi legali. Ma sui cimiteri adesso Perenzin vuole fare marcia indietro. «Solo che si è perso un anno, la carenza di loculi in tutti i cimiteri si è aggravata e nulla è stato fatto nel frattempo», fa notare Curto.
Dopo di che è facile prevedere che qualcuno domani risponderà per le rime. Perché l’amministrazione Vaccari, con Curto assessore, nel 2007 aveva ereditato un piano che prevedeva di ampliare un cimitero all’anno. Quel piano fu accantonato, 40 mila euro furono investiti in un project financing per la privatizzazione totale dei cimiteri, poi letteralmente buttato via. Per arrivare infine, dopo anni di attese e polemiche, alla gara d’appalto che ancora oggi deve avere un giusto epilogo e che serve ad affidare per dieci anni tutti gli ampliamenti ai privati. La gestione no, quella resterà al Comune. Ma il finale è ancora da scrivere.(cric)
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