Cimeli di guerra solo con il patentino e a pagamento

Bond: «La nuova legge regionale dice basta ai furbi», per Reolon «norma inutile e superflua»
Alcuni cimeli risalenti alla grande guerra. La Regione ha appena approvato una nuova legge in materia
Alcuni cimeli risalenti alla grande guerra. La Regione ha appena approvato una nuova legge in materia
 
FELTRE.
Stop agli scavi per i cercatori di reperti e cimeli della Grande guerra nel Veneto. D'ora in avanti ci vorrà un'autorizzazione e si pagherà una sorta di pedaggio. La nuova legge regionale modifica le abitudini di circa trentamila appassionati che nella nostra regione si dedicano a questo hobby. L'approvazione è avvenuta mercoledì con il voto favorevole di Lega e Pdl. L'area del Monte Grappa è una delle più gettonate dai cosiddetti "recuperanti" e in tutto il feltrino ci sono molte persone che salgono lungo le sue pendici alla ricerca di cimeli.  In base alla nuova legge i privati ora potranno raccogliere cimeli e reperti mobili della grande guerra, individuabili a vista o comunque affioranti dal suolo e recuperabili solo con l'uso delle mani o con il ricorso a mere movimentazioni di superficie, anche avvalendosi di metal detector, ma escludendo in ogni caso operazioni di scavo. La legge, presentata in aula dal capogruppo del Pdl, Dario Bond, prevede che tale attività possa essere esercitata solo previa autorizzazione rilasciata su richiesta dalla giunta veneta, che ora dovrà stabilire procedure, criteri e costi. Non si potranno raccogliere cimeli nelle aree vincolate a musei all'aperto e in quelle accanto a sacrari, ossari e cimiteri di guerra.  Il titolare del permesso regionale di raccolta è tenuto ogni anno ad inviare alla giunta regionale una relazione sui luoghi visitati segnalando i siti interessanti. In consiglio regionale, Gustavo Franchetto ha riassunto le perplessità dell'opposizione per una norma «avversata dai sindaci dei territori interessati che non vogliono vedere deturpate le aree del primo conflitto mondiale dai ricercatori della domenica», mentre Reolon del Pd l'ha definita «inutile e superflua, che crea un meccanismo amministrativo complesso».  Bond, invece, ha definito la legge è uno strumento utile contro i furbi e un atteso riconoscimento che chi per anni ha cercato, raccolto e catalogato reperti storici di grande significato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi