Cibiana, sos di De Zordo: «Senza defiscalizzazione le aziende fuggiranno via»
Il caso della Errebi: «Troppe spese, serve la zona franca» Toscani: «È un obiettivo, ma per ora non possiamo farla»

CIBIANA.
«Aziende come la Errebi di Cibiana, che operano da anni sulle nostre montagne, stanno pagando la crisi due volte. Intervenire con la defiscalizzazione è quanto mai urgente, perché queste imprese altrimenti chiudono i battenti ed emigrano altrove». L'allarme è di Guido De Zordo, sindaco di Cibiana, che faceva conto sulla promessa di zona franca allo studio della Lega Nord, tra l'inverno e la primavera scorsi. Promesse che sono rimaste tali e sulle quali faceva conto, in particolare, l'azienda di chiave e lucchetti Errebi che miracolosamente, ormai dal 1949, ha uno stabilimento a Cibiana, che dà lavoro a 50 persone. Fondata grazie all'associazione di alcuni artigiani locali, Errebi è diventata una delle aziende leader nel suo settore: oltre alle chiavi tradizionali, confeziona prodotti tecnologicamente avanzati come le chiavi con transponder, chiavi di sicurezza, macchine duplicatrici altamente sofisticate ed altro ancora. Da qualche tempo i capitali sono spagnoli. E proprio dalla Spagna si vorrebbe che l'azienda maturasse utili maggiori o, comunque, meno spese. Invece, solo per lo spalamento della neve l'impresa spende circa 20mila euro l'anno, di più per il riscaldamento e i costi di trasporto sono altissimi. «Se ci fosse la defiscalizzazione», insiste il sindaco, «potremmo ancora sperare nella resistenza in quota di queste imprese. E con loro dei montanari. Invece siamo costretti a mettere in conto lo spopolamento progressivo delle nostre comunità». «La situazione è drammatica dal punto di vista finanziario, per cui è impossibile promuovere le pur necessarie zone franche», allarga le braccia Matteo Toscani, vicepresidente del consiglio regionale, che insieme a Giampaolo Bottacin, presidente della Provincia, si era speso l'anno scorso per concludere con il ministro Calderoli un accordo che favorisse questa opportunità. «L'obiettivo della zona franca rimane all'ordine del giorno, in tutta la sua urgenza, ma», sottolinea Toscani, «al momento non ci sono i presupposti per portarlo a realizzazione». Toscani, d'altra parte, ammette che «le imprese in montagna sopravvivono in condizioni precarie» e che ci si avvicina ad una crisi che «sarà drammatica». Ma non ci sono azioni politiche da mettere in campo, ammette Toscani con onestà. «Senza questi aiuti», rilancia l'allarme De Zordo, «l'economia montana subirà un crollo tremendo. Non so proprio come riuscirà a convincere la Errebi a resistere quassù». La preoccupazione di un sindaco come De Zordo è doppia, perché la possibile alternativa del turismo «al momento praticamente non esiste» o esige, comunque, interventi di sostegno come può essere la mini funivia del Rite, per raddoppiare la stagione, da estiva a invernale.
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