Chiude il ponte a Santa Caterina, tragitti più lunghi per Dolomitibus

Tre le corse che saranno principalmente interessate dalle modifiche. Previsti tempi di viaggio più lunghi,  le corriere per l’Alpago entreranno in A27 con un incremento di 30 mila km

Tempi di percorrenza allungati, aumento del chilometraggio, variazione degli orari di arrivo e di partenza. La chiusura del ponte di Santa Caterina a Ponte nelle Alpi prevista dal 26 agosto, creerà indubbiamente dei notevoli disagi alla circolazione delle auto, ma anche al servizio di trasporto pubblico locale, tanto che Dolomitibus si sta già attrezzando per avviare il nuovo orario che prenderà il via proprio l’ultimo lunedì di agosto. Dalla società fanno sapere che sono tre principalmente le linee che saranno particolarmente interessate da quest’opera che durerà almeno tre mesi.

Le linee sono la 37 che da Belluno va in Alpago passando per Ponte nelle Alpi collegando Puos con Farra e la parte alta dell’Alpago, la 42 che da Belluno porta a Quantin passando per il comune pontalpino, per Coi de Pera e per Piaia. C’è poi il servizio per i lavoratori che dall’Alpago vanno nella zona industriale di Longarone passando per Cadola, per il ponte Santa Caterina.

Dolomitibus sta programmando le nuove corse che, visti i tempi di percorrenza allungati rispetto all’orario estivo in vigore, vedranno un anticipo delle partenze e un posticipo degli arrivi.

Partendo dal fatto che verrà meno il collegamento tra Ponte-Viale Dolomiti e Cadola, i collegamenti per l’Alpago saranno garantiti via sinistra Piave cioè per Levego e Sagrogna, mentre alcune corse, come quella per Quantin, saranno effettuate via autostrada, cioè si farà viale Cadore, Pian di Vedoia, entrata in A27 e uscita a Cadola. «Di questa interruzione capiremo bene le conseguenze sia per la mobilità delle auto sia per i viaggiatori degli autobus solo dopo la sua partenza, tanto che prevediamo modifiche in corso d’opera se saranno necessarie».

Disorientamento e caos sono previsti inevitabilmente almeno nei primi giorni dell’avvio della nuova viabilità.

«Ci aspettiamo un po’ di caos soprattutto perché questo cambiamento arriva al rientro dalle ferie e alla ripresa delle attività produttive in provincia. La gente dovrà, quindi, cambiare le sue abitudini, specie per chi è pendolare in auto dovrà verificare quale sia il percorso migliore per arrivare a destinazione», dicono da Dolomitibus che prevede un aumento degli oneri per l’aumento del chilometraggio.

Un aumento sull’ordine dei 30 mila km per i tre mesi di intervento sul ponte. «Pensiamo soltanto che da Rione Santa Caterina a Ponte nelle Alpi ora basta un chilometro, poi, dovendo fare il giro per pian di Vedoia si dovranno percorrere almeno 10 km in più». La società di trasporto si dice pronta a sollecitare l’opera e nei prossimi giorni, «ricevuto l’ok da parte della Provincia, pubblicheremo nel dettaglio tutte le modifiche alle corse». —


 

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