Ceramica in visita all’Invensys

Le rsu di Trichiana hanno raggiunto i colleghi in difficoltà nel presidio
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Vicinanza nel momento del bisogno. Le rsu della Ceramica Dolomite ieri hanno fatto visita al presidio permanente allestito all'esterno dell'Invensys. Un gesto di solidarietà tra stabilimenti che, in fondo, «sono sulla stessa barca», per usare le parole dei presenti.

Per la fabbrica Bellunese a fare gli onori di casa, oltre ad alcuni dipendenti, c'era Valentino De Bona, che attende la prossima settimana per la firma della proroga della cassa in deroga: «Mercoledì prossimo ci sarà l'incontro in Regione, speriamo di poter vedere prima i contenuti dell'accordo», spiega.

La preoccupazione resta alta, perché: «i segnali che arrivano sono in controtendenza con quello che ci si aspetterebbe per mantenere l'occupazione», continua. «Esternalizzare reparti, anche strategici, va nella direzione opposta a quella di evitare il taglio di personale».

Anche in Ceramica Dolomite (Ideal Standard) a Trichiana la situazione non è delle più rosee. «Si lavora, ma senza segnali incoraggianti per il futuro», afferma Gianni Segat. «Si vivacchia, fino alla fine del 2013 abbiamo i contratti di solidarietà, poi?».

A metà giugno è in programma un incontro al ministero dello sviluppo economico, sullo scongelamento degli investimenti, ma «la situazione di liquidità dell'azienda è difficile, lo sappiamo bene. Difficile aspettarsi uno sblocco, anche se ce lo auguriamo», aggiunge Oscar Tamburlin, anche lui delle rsu dell'Ideal Standard di Trichiana.

La delegazione trichianese è arrivata in via Tiziano Vecellio poco prima delle 15, con l'obiettivo di mostrare vicinanza ai lavoratori dello stabilimento Invensys.

«Siamo tutti sulla stessa barca, la situazione dell'intera provincia è drammatica», ha spiegato Tamburlin. «Da noi la programmazione è settimanale, si lavora per produrre solo i pezzi che servono, non uno di più, facciamo assemblee continue per informare i lavoratori».

All'Invensys invece c'è il presidio permanente, nella casetta di legno dove la settimana scorsa è passata anche una delegazione della Sest. Forme di solidarietà tra operai, che mostrano di essere uniti nel chiedere garanzie e certezze per il loro futuro.

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