Centrale termica a cippato per riscaldare l’ospedale

Progetto da quasi sei milioni di cui 2,7 stanziati con fondi dell’Unione europea Bond: «Feltre sarà la prima struttura sanitaria veneta a usare questo sistema»
Di Roberto Curto
Feltre, l'ospedale Santa Maria del Prato
Feltre, l'ospedale Santa Maria del Prato

FELTRE. L'Usl 2 brucia le tappe nella riconversione energetica dei propri impianti e grazie a un'operazione da quasi sei milioni si prepara ad avere la prima centrale termica dedicata al funzionamento negli ospedali del Veneto. Già nell'autunno di due anni fa la direzione del Santa Maria del Prato aveva deciso di abbandonare l'ormai vetusta caldaia a vapore per puntare a una più moderna ad acqua calda. Adesso grazie a questa operazione che ha avuto la regia del consigliere regionale Dario Bond, è stato possibile attingere a 2,7 milioni di fondi europei grazie a un bando che ha visto la proposta presentata dall'Usl 2 di Feltre ottenere il primo posto della graduatoria.

L'intero progetto costa quasi sei milioni. La cifra mancante la metterà l'Usl, e con il progetto già pronto la realizzazione del nuovo impianto avrà inizio nel 2013: «È un risultato importante», spiega Dario Bond, «perché l'ospedale di Feltre sarà il primo del Veneto riscaldato a cippato grazie a una centrale che garantirà il riscaldamento di tutti i reparti. La direzione Usl ha presentato la domanda partecipando a un bando emesso dall'Unione europea. Quando l'ingegner Giovan Battista Attorni, capo dell'ufficio tecnico dell'ospedale mi ha fatto vedere il progetto ho preso a cuore la questione e l'ho seguita passao passo fino al risultato finale. Sono tanti soldi che rischiavano di andare perduti e invece porranno l'ospedale di Feltre all'avanguardia in tema di gestione dell'energia».

Prezioso l'appoggio dell'assessore regionale Massimo Giorgetti cosicché il progetto di centrale termine a cippato ha ottenuto il punteggio più alto ottenendo i 2,7 milioni richiesti: «Il progetto è già pronto”, conclude Dario Bond, “e vista la capacità dell'ufficio tecnico dell'ospedale sono convinto che nel 2013 potranno già avere inizio i lavori».

In pratica l'ospedale salta un passaggio nel miglioramento tecnologico del sistema di riscaldamento. La centrale termica a vapore che risale agli anni 70 andrà in pensione dopo quasi cinquant'anni di onorato servizio per lasciare posto al cippato. La storica centrale aveva per decenni servito anche il blocco ex psichiatrico di borgo Ruga e alle sue condotte si è attaccato per molti anni anche il palaghiaccio di Feltre. Poi a primavera del 2011 la saracinesca è stata chiusa. Il palaghiaccio ha adeguato i propri impianti – sfruttando a sua volta dei contributi dell’Unione europea – mentre l'Usl ha attivato una centrale termica mobile garantisce il riscaldamento al Sert, alla scuola infermieri, all'ufficio igiene e alla comunità terapeutica residenziale protetta. In più quel vapore ha fornito l’energia alle lavanderie. Il nuovo sistema è comunque meno costoso.

Quando si iniziò a parlare della nuova caldaia ad acqua calda, il direttore generale Bortolo Simoni ipotizzò un risparmio sulla bolletta energetica di oltre il 30 per cento. È probabile che con questa nuova soluzione che prevede l'utilizzo del cippato, la percentuale possa essere ancora superiore. Oltre a un risparmio energetico in quanto il combustibile necessario porterà a un risparmio, c’è la questione della centrale termica per la cui gestione sono necessari dei tecnici con apposito patentino.

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