Censimento dei cestini alcuni sono vecchi altri vanno sostituiti

FELTRE
Più svuotamenti dei cestini dei rifiuti grazie all’intervento dei netturbini anche di domenica mattina e presto anche più cestini. Il Comune ha avviato un’operazione di ricognizione per verificare lo stato di quelli presenti sul territorio comunale e ha previsto la fornitura di nuovi. Intanto gli uffici municipali hanno fatto i conti: attualmente sono installati in città circa 190 cestini per i rifiuti, di cui 18 per deiezioni canine. In particolare nel centro storico ne sono presenti 56, mentre i restanti sono distribuiti nelle altre aree urbane.
Sono stati posizionati in molte fasi successive, per rispondere alle esigenze via via emerse, e pertanto si contano molte tipologie diverse, per forma, colore e materiale. Alcuni sono stati danneggiati dagli schianti degli alberi dovuti a Vaia, sopratutto nell’ambito dei parchi. Inoltre, dalle segnalazioni pervenute dai cittadini, è risultato che alcuni risultano vandalizzati, rotti o semplicemente degradati e necessitano una sostituzione. In altri casi è emersa la necessità di installazione di nuovi cestini poiché quelli esistenti si sono dimostrati insufficienti o in alcuni casi del tutto assenti.
Al fine di armonizzare l’inserimento dei nuovi cestini ed evitare l’installazione di un’ennesima tipologia, è stato affidato dal settore Gestione del territorio una ricognizione dei cestini esistenti, della loro tipologia e del loro stato di degrado per poi successivamente elaborare un progetto che indichi dove installare o sostituire i cestini e con quale tipologia, tenendo conto del contesto urbano e di quelli già presenti.
A tale riguardo, alla fine del 2020 erano stati messi via 20.266 euro, proprio l’ultimo giorno dell’anno grazie ai soldi recuperati tra le pieghe del bilancio. Un impegno di spesa finalizzato proprio all’acquisto di cestini per rifiuti, sia da esterno che da interno, pensando alle scuole. Da una parte, la volontà è quella di sostituire i cestini stradali danneggiati e aggiungerne dove possibile in centro storico, nelle frazioni e nei parchi pubblici, dall’altra c’è l’intenzione di portare la raccolta differenziata fino dentro le classi, dove ancora, spesso, c’è solo il vecchio secchiello nero per l’indifferenziato. —
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