Cavalera: «Difenderemo sempre l’Italia perbene»

«C’è una parte sana della nazione che si riconosce nei carabinieri e che i carabinieri difenderanno. Sempre». È toccato al comandante della compagnia di Feltre, capitano Antonio Cavalera, riassumere...

«C’è una parte sana della nazione che si riconosce nei carabinieri e che i carabinieri difenderanno. Sempre». È toccato al comandante della compagnia di Feltre, capitano Antonio Cavalera, riassumere nel suo intervento il significato della Virgo Fidelis, la festa dell’Arma celebrata ieri mattina ad Arsiè raggruppando tutto il Feltrino. Un’occasione per ribadire la vicinanza dei militari, presenti capillarmente sul territorio grazie alla stazioni che garantiscono un contatto costante e diretto tra i cittadini e le istituzioni. Nutrita la partecipazione alla messa e alla successiva cerimonia che si è svolta in piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa con la deposizione di una corona sotto la targa dedicata al militare ucciso nel 1982.

La manifestazione ha visto la partecipazione dei marescialli comandanti le diverse stazioni che gravitano attorno alla compagnia di Feltre, di parte del personale in servizio e una buona presenza di carabinieri in congedo. Il presidente della sezione di Fonzaso, Vittorio Templari, ha ricordato il prezzo pagato dall’Arma in termini di vite umane nelle missioni di pace all’estero per garantire la sicurezza della popolazione civile in territorio martoriati dal terrorismo, dal fondamentalismo e dalla guerra civile. Ricordando un pensiero dello stesso generale Dalla Chiesa, Templari ha riassunto il significato dell’essere carabiniere: «Ci sono cose che non si fanno per coraggio, ma per poter guardare negli occhi i propri cari e sapere di avere la coscienza a posto».

Il vicesindaco di Arsiè, Luca Strappazzon, ha fatto gli onori di casa sottolineando come la presenza della stazione dei carabinieri garantisca e diffonda nella popolazione un confortante senso di sicurezza. Durante la cerimonia è stata ritagliata una finestra dedicata alla consegna di un riconoscimento a due carabinieri in congedo, Paride Costa e Giovanni Padovan, che hanno ricevuto una targa dalle mani di Templari e Cavalera. Dopo l’ultimo brano intonato dalla banda di Arsiè, che ha accompagnato l’intera cerimonia, c’è stato il rompete le righe per raggiungere la Birreria Pedavena dove è stato consumato il pranzo.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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