Casa di riposo, inaugurati i nuovi locali ricavati nell’ex albergo Dolomiti

PIEVE DI CADORE. Inaugurata sabato scorso a Pieve (con una grande festa e con benedizione dell’arcidiacono) la nuova casa di soggiorno Dolomiti che accoglie gli ospiti della vecchia struttura, la “De Polo” di Tai. Nessuno, nemmeno il sindaco Giuseppe Casagrande, si aspettava una reazione tanto favorevole da parte della popolazione per la nascita di questa nuova residenza per anziani autosufficienti (che accoglie ospiti di Pieve, Calalzo, Valle e Cibiana). In occasione della festa organizzata dall’Amministrazione, la grande casa che fino pochi mesi fa era l’albergo Dolomiti si è riempita, oltre che di familiari degli ospiti, anche di autorità, rappresentanti di alpini e dell’Auser e di cittadini comuni che hanno voluto toccare con mano questa autentica novità in campo. Il sindaco, nella sua breve presentazione, ha voluto comunque sentire il parere degli ospiti che da luglio vivono in quell’edificio, grande, bello ed elegante nelle sue linee Liberty. Le risposte lo hanno soddisfatto pienamente. In occasione della inaugurazione sia la direttrice e sia il personale della casa si sono dati molto da fare per preparare sia i piatti della festa e sia un assortimento di dolci che sono stati grandemente apprezzati.
Sui tavoli erano stati disposti piatti pieni di dolciumi e di tramezzini, che con molta gentilezza venivano offerti anche ai visitatoti dalle persona impegnate nel servizio.
L’inaugurazione è stata aperta dal presidente della Cooperativa Le Valli, Nicola De Min; questi ha esordito ricordato l’origine della cooperativa, nata 30 anni fa su intuizione di un gruppo di psicologhe e che oggi è una realtà che occupa 230 persone nel Bellunese. «I rapporti della casa di riposo con la nostra organizzazione risalgono al 1996, quando iniziò una importante collaborazione con il Comune di Pieve. Un rapporto che non si è mai interrotto, anche perché si è dimostrato soddisfacente per gli ospiti. Quando ci fu l’urgenza di reperire nuovi spazi», ha aggiunto, «ci siamo resi disponibili ad accogliere questa nuova collocazione e a trasferire gli ospiti negli spazi che il Comune avrebbe trovato. Non ci saremmo mai aspettati una nuova dimora così amena e che sin da subito ha creato tanto entusiasmo. Siamo stati contenti anche per l’apprezzamento ricevuto dagli ospiti e per i quali cercheremo di utilizzare al meglio gli ampi spazi esterni al fine di rendere più piacevole il soggiorno. Ringrazio, quindi, tutti coloro che hanno contribuito alla inaugurazione». È seguito un breve intervento dell’arcidiacono, monsignor Diego Soravia; dopo essersi rallegrato per la nuova sede e per quanto sarà possibile fare, ha impartito la benedizione agli ospiti e ai visitatori. Prima della ripresa della musica del duo Tabacchi– Filipelli, il vicesindaco Laura Zandonella Frachiel ha letto la lettera di augurio inviata da suor Letizia, direttrice generale delle Missionarie dell’Eucaristia, proprietarie dell’albergo, con la quale ha rivolto i migliori auguri a tutti gli ospiti e a coloro che operano nella struttura. —
Vittore Doro
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