Carrozzine elettriche e monosci per i turisti in vacanza a Cortina

La municipalizzata metterà a disposizione gratuitamente le attrezzature. La vicesindaco Alverà: vogliamo diventare la capitale dell’inclusione in montagna
Francesco Dal Mas

«Vogliamo diventare la capitale dell’inclusione dei disabili in area alpina». Così Roberta Alverà, vicesindaco di Cortina, spiega le ultime iniziative per dare cittadinanza ai piedi delle Tofane (o, se vogliamo, del Cristallo) ai diversamente abili.

Il Comune, infatti, ha deliberato l’incarico alla società partecipata Seam per la gestione di due carrozzine elettriche per disabili adatte a percorrere sentieri di montagna e di un monosci, attrezzature acquistate dal Comune di Cortina tramite i fondi del Progetto “Turismo sociale ed inclusivo nel Veneto”.

La Seam, a questo punto, le renderà fruibili a tutti i potenziali utilizzatori, secondo specifiche modalità. Che poi sono queste: le carrozzine ed il monosci dovranno essere concessi in comodato gratuito a chiunque ne faccia richiesta, a ore o a giornata.

Gli utilizzatori saranno tenuti a corrispondere una cauzione che sarà restituita non appena le attrezzature saranno riconsegnate al deposito.

È da tempo che Cortina si misura con le opportunità di un’accoglienza a tutto campo non solo degli atleti, compresi quelli diversamente abili, ma anche dei turisti.

«È la nostra ambizione sociale e culturale, al di là della convenienza economica-turistica», precisa la vicesindaco Alverà. «Gli alberghi, ad esempio, ed altre attività già da tempo hanno incominciato ad abbattere le barriere architettoniche. Purtroppo non dappertutto è possibile, ma questo è l’intento degli operatori. E il Comune intende porsi come capofila».

L’azienda sanitaria Ulss 1 Dolomiti, lanciando a suo tempo questo progetto, lo ha inserito in un quadro più ampio di cittadinanza dei disabili: con esperienze, ad esempio, di autonomia abitativa e di inclusione sociale. Non è mancato neppure l’invito al Comune a promuovere esperienze di tirocinio lavorativo rivolte a persone fragili già seguite dai servizi.

Da sempre, si legge nella delibera municipale, c’è stata questa apertura da parte del Comune.

Ma è anche vero – ricorda la stessa Alverà – che pure gli alberghi di Cortina si sono fatti carico di esperienze innovative socialmente, inserendo personale disabile nei loro organici, ovviamente accompagnandolo all’inclusione.

È interessante che per l’uso delle carrozzine e del monosci, l’amministrazione non pretenda un euro, ma solo la cauzione che verrà peraltro restituita.

Il progetto era stato ideato ancora nel 2021 dall’allora ministero della Disabilità, per essere subito adottato dal Governo. La Regione lo ha fatto proprio, compartecipando al finanziamento. Quindi l’operazione è passata all’Ulss e infine al Comune.

«Le Paralimpiadi attireranno a Cortina non solo atleti diversamente abili, ma anche visitatori con disabilità da ogni parte del mondo. Le carrozzine magari, così speriamo, si moltiplicheranno; pure i monosci. Ma, ripeto, già le attività ricettive stanno realizzando o comunque progettando l’abbattimento di ogni barriera. Diventeremo così la capitale dell’inclusività», conclude Roberta Alverà.francesco dal mas

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