Carbogno: «Griglie roventi preferite allo sport»
L'ex assessore critica Tiziana Martire: «Dice che saranno elargiti a Natale, ma non le credo»

L’ex assessore allo sport del Comune di Belluno Michele Carbogno
BELLUNO.
Promesse sì, promesse no. Mentre si infittisce il mistero sui 30.000 euro provenienti da sponsor privati che il sindaco Prade avrebbe promesso alla Canottieri, interviene l'ex assessore Michele Carbogno che, con un po' di ironia ma anche preoccupazione, denuncia i tagli allo sport attuati dall'amministrazione nelle ultime settimane.
«Personalmente non mi sarei avventurato», attacca Carbogno, «in promesse che, aldilà di riuscire o meno a mantenerle, comunque creano imbarazzo nei confronti di altre società che potrebbero sentirsi messe in secondo piano dall'amministrazione, che non dovrebbe muoversi per cercare sponsor a favore di qualcuno piuttosto che per qualcun altro. Se il sindaco comunque ha promesso di trovare uno sponsor alla Canottieri, essendo un galantuomo, sicuramente se non lo ha già trovato lo troverà... prima o poi». Intanto però l'amministrazione taglia anche quanto già promesso: «Infatti. Prima di promettere fantomatici sponsor, se c'era la volontà di difendere lo sport, sarebbe stato opportuno tutelare quelle manifestazioni storiche che anche il Comune negli anni ha aiutato a far crescere. Invece devo constatare che nell'ultima scellerata manovrina si è cancellata ogni traccia di sport dal bilancio 2011, addirittura anche i contributi già deliberati a maggio per Strabelluno, 24ore di San Martino e coppa di paracadutismo».
C'è qualche speranza che possano essere recuperati?
«So che l'assessore al bilancio si è giustificata con le associazioni dicendo che rimetterà i contributi sotto l'albero. Non ci resta che sperare che Natale giunga presto e tali contributi arrivino davvero. Ma se ci si è dati tanto da fare per trovare i soldi per le griglie roventi e si sono viceversa cancellati contributi già assegnati, temo che la cassa langua e perciò si sia deciso di dare copertura politica solo a talune iniziative».
Cosa può dire alle società sportive?
«Alle società sportive non resta che sperare in qualche dono di Babbo Natale, anche se temo che alla fine si dovranno tristemente accontentare solo del carbone prodotto dalle griglie della befana».
Dispiaciuto per un settore sofferente che lei aveva cercato di rilanciare con interventi strutturali oltre che con rapporti rinnovati con l'associazionismo?
«Sono molto dispiaciuto per l'atteggiamento con cui l'amministrazione ha smantellato i contributi già assegnati, segno di approssimazione e incapacità di gestione del bilancio, interpretato dall'assessore non con la programmazione gestionale del manager ma con lo spirito della massaia che va a fare la spesa e mutua quotidianamente le esigenze della tavola a seconda dei commensali di volta in volta presenti in maggioranza».
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