Calvario giudiziario per un’assoluzione

FELTRINO. Colpevole per sette anni, innocente in pochi minuti. Un calvario giudiziario per il marocchino Mohamed El Kasmi, che in primo grado era stato condannato a sei anni e 26 mila euro di multa per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti dal Tribunale di Belluno e in Appello è stato assolto per non aver commesso il fatto. I giudici veneziani hanno completamente riformato la sentenza del 2010, nel senso richiesto dal difensore Emiliano Casagrande. Gli altri cinque imputati Abderrazak Afdal, Hamis Ahdida, Abdelmjid Essaidi, Abdellatif Fikri, e Fouad Nassib erano stati subito assolti dai giudici Toppan, Coniglio e Massaro. Nella sua requisitoria, il pm Gasperin aveva chiesto sei anni e mezzo per El Kasmi, Afdal, Ahdida ed Essaidi e l’assoluzione per Fikri e Nassib per mancanza di prove.
Un processo di «droga parlata» per fatti contestati tra il 2005 e il 2006, perché si basava su intercettazioni telefoniche tra i protagonisti, quasi tutti con precedenti. Imputati, senza lavoro, che si facevano tantissime telefonate. Dove trovavano i soldi per pagare ricariche da centinaia di euro? E le “camicie” o le “cassette” di cui discutevano non facevano forse parte del linguaggio criptato degli spacciatori? El Kasmi era stato incastrato da una fonte confidenziale, che riferiva di una sua cessione a El Youssufi. Il 30 maggio 2006 i carabinieri avevano seguito quest’ultimo, vedendolo fermarsi a 50 metri dalla casa veronese di El Kasmi. L’indagato era ripartito in direzione Belluno e a un posto di controllo le forze di polizia l’avevano trovato con 115 grammi di cocaina in macchina. La difesa dell’imputato (detenuto per una quindicina di giorni) ha fatto notare che nessuno ha visto El Youssufi entrare in casa; nessuno ha visto la cessione di droga; nessuno può dire che il presunto ospite non fosse già in possesso della coca poi sequestrata; nessuno può dire che El Kasmi fosse davvero in casa e che ci sia stato un incontro fra i due.
La conclusione della Corte è che «manca la prova provata del contatto tra El Kasmi ed El Youssufi e della cessione di droga tra i due». Di conseguenza, l’imputato è stato assolto per non aver commesso il fatto. Ma a 12 anni dall’inizio delle indagini, tra Alano e Feltre.
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