Cade dalla diga del Piave ripescata con il salvagente

Soverzene. Una donna è stata soccorsa da due ciclisti in transito sulla pista I vigili del fuoco del Saf l’hanno riportata a riva in vita dopo averla imbragata
Il ponte di soverzene chiuso al traffico per danni strutturali dopo le forti piogge dei giorni precedenti
Il ponte di soverzene chiuso al traffico per danni strutturali dopo le forti piogge dei giorni precedenti

SOVERZENE. Soccorsa da due ragazzi, salvata dai vigili del fuoco. Una donna di 75 anni di Sospirolo è caduta nel Piave, dal ponte diga di Soverzene, all’altezza della centrale idroelettrica “Achille Gaggia” dell’Enel. Sono stati due ciclisti di Ponte nelle Alpi, che ieri pomeriggio stavano transitando per una passeggiata lungo la nuova pista che porta a Longarone, ad avvistarla mentre annaspava nelle acque del lago e ad avvicinarsi preoccupati. Hanno trovato una delle ciambelle di salvataggio in dotazione allo sbarramento e l’hanno buttata verso la donna, che l’ha afferrata ed è rimasta a galla, facendo prevalere l’istinto di sopravvivenza. Immediata la telefonata ai carabinieri: erano le 14.22, quando alla stazione pontalpina è scattato l’allarme, esteso anche ai vigili del fuoco e al 118.

Quattro gli uomini inviati dal comando provinciale dei pompieri, compresi quelli del Saf, il Servizio speleo alpino fluviale. La donna è stata individuata ancora agganciata al salvagente ed è cominciata una delicata operazione di recupero. Due sono rimasti a riva e gli altri due sono entrati in acqua, per andare a fare quello che tecnicamente si chiama “pannolone”: un’imbragatura utile innanzitutto a mettere in sicurezza la donna e in un secondo momento a portarla indenne fino a riva, dove è arrivata in buone condizioni. Ha inevitabilmente bevuto un po’ di acqua, ma non lamentava ferite e, al momento, non c’è stato bisogno di prestarle particolari cure da parte dei sanitari dell’ambulanza. In ogni caso, è stata trasportata all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre per ulteriori accertamenti.

I carabinieri stanno facendo tutti i necessari accertamenti sul passato della donna e anche su come aveva trascorso gli ultimi giorni. A quanto risulta, soffre da qualche tempo di crisi depressive e ieri era arrivata fino a Soverzene direttamente da Sospirolo, con un insano proposito. I due ragazzi di passaggio le hanno salvato la vita e il resto l’hanno fatto gli specialisti, il cui intervento è durato per diverso tempo, ma si è rivelato molto efficace.

Al momento, nessun altro testimone, ma la notizia non ci ha messo molto a diffondersi e a richiamare altra gente sulle rive del fiume: «Siamo stati anche fortunati, in quanto sulla pista ciclabile c’era parecchia gente, in quel momento», sottolinea il sindaco di Soverzene, Gianni Burigo, «una bella giornata di sole ha favorito l’afflusso degli appassionati di cicloturismo e l’intervento di queste due persone è stato determinante. Per il resto, il lago è abbastanza profondo e il rischio che si verificasse una tragedia è stato molto alto. È andata bene e giustamente ne siamo molto contenti».

Commozione e anche una certa incredulità a Sospirolo, dove vive la donna.

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