Botti vietati in tutta la montagna bellunese

CADORE. Il divieto di botti e fuochi pirotecnici introdotto a Cortina ha fatto il giro del mondo in poche ore, ma va detto che lo stessa decisione è stata presa dalla maggioranza dei paesi cadorini. In taluni casi non si tratta neanche di una novità, dettata principalmente da siccità e temperature elevate, col conseguente concreto rischio di generare principi di incendio, anche se a rallegrarsi per tale decisione sono principalmente gli amici degli animali.
È così che ieri, tra le ultime in ordine di tempo, è arrivata la delibera comunale firmata dal sindaco di Auronzo Daniela Larese Filon, che vieta l’accensione di fuochi d’artificio, petardi o simili, fuochi liberi e barbecue su tutto il territorio comunale fino a nuova comunicazione di revoca. L’intervento, si legge nella delibera, si è reso necessario alla luce delle particolari condizioni climatiche del periodo che hanno alzato ai massimi livelli l’attenzione legata a possibili incendi.
Da Auronzo, dove alcuni cittadini hanno espresso l’idea di istituire un divieto permanente e non solo durante le festività, a Santo Stefano, dove nella delibera si fa accenno anche alla tutela del benessere degli animali, ma soprattutto alla sicurezza dei cittadini e al rispetto per la quiete della comunità con l’invito alle forze di polizia di vigilare e, una volta accertata l’infrazione, elevare multe che oscillano da 25 a 500 euro. Il primo cittadino Alessandra Buzzo, nell’affermare che il Comune non ha a disposizione le forze necessarie per un controllo capillare sull’intero territorio, fa appello al senso di responsabilità individuale dei concittadini e a una sensibilità collettiva «affinchè ciascuno sia pienamente consapevole delle conseguenze che tale comportamento può avere per la sicurezza sua e degli altri».
Nella giornata di ieri è arrivata anche la delibera di giunta del Comune di Domegge firmata dal sindaco Lino Paolo Fedon in cui, tra i divieti tradizionali, figurano anche «l’abbruciamento delle sterpaglie ed altri residui vegetali sui prati». Ordinanza regolarmente firmata dal sindaco di Pieve Maria Antonia Ciotti così come dal primo cittadino di Vigo Mauro Da Rin Bettina. Singolare, infine, l’iniziativa del sindaco di Calalzo Luca De Carlo che, oltre alle procedure istituzionali, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un video in cui invita a non utilizzare botti attorniato da asini e galline.
Gianluca De Rosa
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi