Bon scrive la fuga di Bach Feltre gli concede la Sena

FELTRE. L'acustica del teatro La Sena al servizio di Paolo Bon, compositore, musicista e musicologo, e della pianista Francesca Meneghel, che sabato 18 maggio saranno i protagonisti del concerto organizzato dall'associazione Maffioletti in collaborazione con il Comune. «Abbiamo subito aderito con entusiasmo alla proposta», commenta il sindaco Paolo Perenzin. «Sarà un evento per Feltre, vista la qualità compositiva di Paolo Bon. L'ultimo lavoro che abbiamo potuto apprezzare è stato l'Oratorio sui santi Vittore e Corona dell'anno scorso in occasione del giubileo». Feltrino d'adozione, alla città è legato a doppio filo, musicale e umano. Lo sottolinea lo stesso artista: «Ho vissuto qui dai 2 anni ai 40, con radici affettive e culturali inestirpabili». Due composizioni saranno eseguite in prima assoluta: la Musica Ficta – tripartita in studio, fuga e corale, è costruita sul sistema diatonico elastico dell'autore – e la “Sarabanda per Satana”, composta «pensando all'origine di questa danza arabo-persiana tendente alla lascivia, inducente al peccato». Poi ci sarà una Suite canonica, articolata nei classici sei movimenti a danza. «Il secondo tempo del concerto invece vede come protagonista Johann Sebastian Bach con la sua monumentale Arte della fuga», spiega Paolo Bon. «È l'opera che conclude la vita del grande maestro di Eisenach, rimasta incompiuta». Per introdurre il pubblico nel mondo dell'Arte della fuga, Francesca Meneghel eseguirà quattro contrappunti, il primo, il quarto, l'ottavo e l'undicesimo. A questi segue l'ultima fuga, che Bon ha completato: «L'ho fatto usando la stessa grammatica di Bach, affogando la mia personalità nella sua», dice il compositore feltrino d'adozione. «Spero che nessuno si accorgerà del cambio di mano nel momento in cui cessa Bach e inizia Bon. Non sono l'unico che ha completato l'Arte della fuga», prosegue, «ma poiché ho sempre considerato Bach il mio grande maestro, ho voluto cimentarmi anch'io nell'impresa». Un'ulteriore considerazione la fa il sindaco Perenzin: «È giusto che i feltrini possano ascoltare e sapere cosa hanno in casa. Il maestro ha un legame fortissimo con la città di cui andiamo fieri». Due parole in più sulla figura di Paolo Bon le aggiunge il segretario dell'associazione Maffioletti Renato Beino, che ricorda il ruolo di Bon di direttore di cori, da quello di Lamon “Monte Coppolo” al coro polifonico Baldassare Donato di Feltre, al coro a voci virili Gruppo Nuovocorale Cesen di Valdobbiadene. «A Feltre ha lasciato il segno come presenza musicale e oggi spicca per la sua statura di musicologo». Il concerto inizierà alle 21 e sarà a ingresso libero. È opportuna la prenotazione allo 0439 885357 o 0439 885257.(sco)
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