Boati, «colpa di un drago raffreddato»

E' l'ipotesi da cui parte un servizio di "Mistero" in onda stasera su Italia 1
Una veduta “inquietante” del lago di Santa Croce
Una veduta “inquietante” del lago di Santa Croce
 
FARRA D'ALPAGO.
Il lago di Santa Croce, tra leggende e "boati", è tra i protagonisti della trasmissione "Mistero" in onda stasera alle 21.10 su Italia 1. «Non c'è nessuna pretesa scientifica di spiegare il fenomeno», precisano gli autori della trasmissione presentata da Raz Degan, «lago e zona del Fadalto rientrano però in una saga leggendaria affascinante che riguarda l'epopea dei draghi in alcune zone d'Italia».  L'autore del servizio è Ade Capone, mentre il suo conduttore è Marco Berry, volto assai noto della trasmissione cult "Le Iene". Accompagnato dal sub e speleologo bellunese Pier Da Rolt, Berry, alcune settimane fa, si è immerso stoicamente nel lago di Santa Croce dopo aver visitato e perquisito attentamente anche le grotte del Caglieron a Breda di Fregona, ai piedi della foresta del Cansiglio, altro luogo di leggende, in questo caso cimbre.  L'ipotesi che si adombra dal fondo delle fredde acque del lago di Santa Croce (di origine glaciale, come quello celebre di Loch Ness in Scozia), è che siano appunto gli starnuti di un drago sputafuoco e un po' distratto a provocare gli inspiegabili boati che da qualche tempo tengono la popolazione della Val Lapisina col fiato sospeso.  La puntata in onda questa sera inizia dal lago prealpino di Orta, in Piemonte, già covo di draghi e serpenti sconfitti da San Giulio, e si snoda lungo un percorso sul quale affiorano via via vestigia quasi sacre e resti di ossa gigantesche, a testimoniare le battaglie che eroi e Santi ebbero nei secoli passati con le creature mitiche che popolano fiabe e leggende. Draghi che abitano le viscere della terra, dispettosi e poco trattabili; e, nel caso dei boati del Fadalto, anche con un raffreddore tremendo.  Ed è prorio qui, a Santa Croce del Lago e sul passo Fadalto, che il mito si sposa alla cronaca, entrambi raccontati nel corso della trasmissione "Mistero", giunta alla sua 4ª edizione e in onda stasera in prima serata sulla rete giovane di Mediaset.  Anche un modo per esorcizzare l'inquietudine e sublimare così, tra sogni da Signore degli anelli e metafore medievali, la ridda di ipotesi e di profezie da menagrami che in quest'ultimo periodo si sposano a racconti ancora più fantasiosi legati a saghe dei Cimbri, maghi Otelma, laghi in ebollizione, pesci lessati nel fosforo, grotte dell'averno che fumano, montagne in procinto di crollare in un crescendo incontrollato di "boati".

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