Blindata la residenza del Papa
Una rete e un telo di plastica verde coprono la visuale ai curiosi Intanto il primario del Suem annuncia. «Volo notturno dal 30»
LORENZAGO.
Già blindata la vacanza del papa a Lorenzago. Quanti sono saliti ieri alla tenuta Mirabello, per dare un’occhiata alla casa che ospiterà Benedetto XVI, si sono trovati di fronte a uno sbarramento: circa 3 metri di rete a maglie larghe che portano un interminabile telo di plastica verde. Il “muro” circonda quella che diventerà la residenza pontificia dal 9 luglio per più di 900 metri. Interrompe bruscamente anche la strada che sale da via Pecol, mentre sono liberi i tornanti che portano al castello, dove da ieri sono iniziati i campi scuola del seminario di Treviso.
Motivi di privacy ma anche di sicurezza all’origine di questa scelta; il perimetro, fra l’altro, è stato elettrificato in modo da consentirne l’illuminazione è sarà sorvegliato a vista da più di 150 fra poliziotti e carabinieri (in servizio, però, anche in paese). In settimana saliranno a Lorenzago i responsabili della gendarmeria vaticana per gli ultimi dettagli; da loro la decisione su dove atterrerà l’elicottero del papa (probabilmente ai campi da tennis), ma anche sull’installazione della pista per il volo notturno dell’elicottero di emergenza. L’orientamento, a questo riguardo, privilegia una piccola valle a prato che si trova lungo la strada del castello, a circa un chilometro dal maniero. «Posso confermare, a meno di sorprese», anticipa il primario del Suem, Angelo Costola, «che il volo notturno scatterà il 30 giugno. Non potremmo, d’altra parte, aspettare oltre, considerata la vicinanza con l’arrivo del santo padre».
«L’accoglienza del paese sarà di autentico entusiasmo», afferma il sindaco Mario Tremonti, «però siamo anche consapevoli delle ragioni di sicurezza e di privacy sulle quali non si può assolutamente transigere. Anche se possono rappresentare un sacrificio». Numerosi i “pellegrini” che ieri sono saliti fino alla casa e che sono rimasti amareggiati di non poterla vedere. Un operaio dell’impresa edile che ha ristrutturato la residenza ha accompagnato i famigliari, orgoglioso del lavoro realizzato.
La villetta è blindata. Per un pertugio, invece, si può arrivare nel giardino. I viali in ghiaino sono stati recuperati a pietre levigate. Sono stati aperti anche nuovi percorsi, uno in particolare verso il capitello mariano, davanti al quale era solito soffermarsi Wojtyla. Al centro del prato una piazzola, sempre in pietra, sulla quale verrà installato un gazebo. Altri itinerari sono stati ricavati nei boschi del colle, quasi tutti pianeggianti e attrezzati di panche e tavoli. «Un ambiente da favola»: così hanno commentato i visitatori che ieri hanno riscontrato l’opera svolta dai servizi forestali. Anche una parte del sentiero Giovanni Paolo II del Cai si trova all’interno di questo perimetro.
Tutto, insomma, fa ritenere che il soggiorno di Benedetto XVI sarà stanziale e che, probabilmente, l’Angelus avverrà in piazza, a Lorenzago. Ieri, intanto, sono comparse alle finestre delle case le prime bandiere del Vaticano, con lo stemma di papa Ratzinger. Le sta distribuendo, insieme ai tricolori, l’ufficio turistico. «A giorni arriveranno i manifesti del Comune e della Parrocchia con il benvenuto al pontefice», fa sapere il sindaco. Già da tre settimane, intanto, il parroco don Sergio chiama a raccolta i suoi fedeli, il mercoledì sera, «per pregare secondo le intenzioni del papa». Un guaio ha rovinato, ieri, la festa a Lorenzago: una voragine si è creata lungo la strada “panoramica” a monte del paese, verrà riparata oggi.
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