Black out, Terna all’attacco di Enel

BELLUNO. Terna all’attacco di Enel. Il gestore delle linee ad alta tensione non ci sta a fare la parte del colpevole nel black out del 26 dicembre e dei giorni successivi. I sindaci non sono stati teneri nei confronti di Enel e di Terna: contro le due società stanno partendo gli esposti e le richieste di danni. E Terna scende in campo con una nota molto dura.
«È falso sostenere che il disservizio elettrico del Bellunese del 26 dicembre scorso sia riconducibile ad un guasto alle linee dell’alta tensione di Terna Rete Italia. Anche una vasta parte delle linee elettriche di media tensione di Enel sono state colpite dalla caduta di piante e dalla formazione di manicotti di ghiaccio che ne hanno compromesso l’operatività». Infatti, dice Terna, i disservizi elettrici sono cominciati all’alba del 26 dicembre, mentre il guasto sulla linea dell’alta tensione è avvenuto ore dopo, alle 9.45.
«Al momento del guasto, quindi, c’erano già linee di media tensione fuori servizio e diverse località si trovavano già “al buio”. E anche dopo il ripristino della linea ad alta tensione, l’alimentazione dell’area è proseguita per molte ore solo attraverso gruppi elettrogeni».
Inoltre, aggiunge la società «non è corretto affermare che il ripristino delle linee a media tensione sia stato possibile solo dopo la ripresa del servizio della linea ad alta tensione. Trattandosi infatti di linee aeree, era possibile procedere all’identificazione di guasti o danneggiamenti dovuti a caduta di sostegni o conduttori».
Terna, poi, ricorda che «il 75% del carico della cabina primaria di Zuel (che alimenta Cortina), il 66% di quello della cabina di Calalzo, e tutto il carico delle cabine di Ponte Malon e Campolongo, in caso di interruzione delle linee di Terna Rete Italia, in condizioni normali sono contro-alimentabili dalla rete di media tensione di Enel. Pertanto, se quest’ultima fosse stata funzionante non si sarebbe verificato un disservizio dell’entità di quello verificatosi il 26 dicembre e prolungatosi nei giorni successivi».
Ripristinare le linee ad alta tensione, poi, non ha avuto tempi lunghissimi. «Dal momento in cui i tecnici hanno potuto intervenire, anche con l’intervento degli elicotteri, al momento del ripristino sono passate solo 6 ore. Alle 14,15 del 27 dicembre, infatti, la linea di alta tensione che alimenta l’area di Cortina era ripristinata, e alle 19,45 della stessa giornata la trasmissione di tutte le aree interessate dai disservizi ha ripreso la sua piena operatività. Perciò le difficoltà dei giorni successivi, a Cortina e in tutte le altre aree non sono assolutamente imputabili a Terna Rete Italia, ma a linee e sistemi di media e bassa tensione delle aziende che gestiscono la distribuzione».
Tra i temi posti sul tappeto in queste settimane c’è anche quello della manutenzione.
Anche su di questo Terna ha delle precisazioni da fare: «Terna Rete Italia ha sempre operato secondo norme di legge e precisi vincoli cui è tenuta prima, durante e dopo l’emergenza del 26 dicembre. In particolare, riguardo al taglio delle piante in prossimità delle linee ad alta tensione, la Società è tenuta ad a provvedere al taglio delle entro una fascia di rispetto di 4,80 metri per lato, rispetto alla linea».
L’emergenza passa dalle linee alla carta.
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