Biglietto unico via libera al progetto da 3 milioni di euro

BELLUNO. Un investimento da tre milioni di euro, la metà (e forse anche un po’ di più) sborsata dalla società Dolomitibus.
È quanto costa il progetto di biglietto unico tra bus e treno (ma non solo) che il consiglio di amministrazione della società ha approvato nella riunione del 29 luglio. Il progetto ha ottenuto un finanziamento dai fondi Par Fsc Veneto 2007-2013, uno degli ultimi investimenti che ha potuto usufruire di questi fondi.
Spiega il presidente di Dolomitibus Giuseppe Pat: «Nel 2016 avremo un sistema di bigliettazione elettronica al passo con i tempi, sull’esempio di quello che accade in molte parti d’Italia e soprattutto all’estero. Con un biglietto solo, cioè con un sistema a scalare sul titolo di viaggio, si potrà passare dagli autobus di Dolomitibus ai treni, magari anche ai parcheggi o ad altri servizi che si mettono in rete».
È un progetto molto complesso, che prevede degli strumenti elettronici che «si parlano» da un ente all’altro. Dolomitibus ha avviato il progetto, Trenitalia si sta attrezzando e altri enti potrebbero concorrere mettendo in rete dei loro servizi. Questo tipo di bigliettazione avrà un futuro anche sugli smartphone, cioè sui cellulari, attraverso i quali appunto pagare i biglietti, il cui costo viene scalato.
Quasi pronto anche un altro progetto che consentirà, attraverso la geolocalizzazione degli autobus di sapere sul proprio cellulare tra quanto arriva il bus alla fermata in cui ci si trova. «I nostri autobus sono già controllati via satellite, hanno telecamere interne. Ora si tratta di affinare anche questo nuovo servizio».
Il consiglio direttivo ha poi fatto il punto sul bilancio dei primi sei mesi dell’anno. «Il 2014 è stato un anno difficile» spiega il presidente Pat «nel 2015 è partita una riorganizzazione interna grazie all’arrivo del nuovo socio Autoguidovie, che da aprile sta lavorando per chiudere in attivo il bilancio 2015». E nei primi mesi dell’anno il risultato economico è tale da arrivare a fine anno con un utile, in linea con il budget 2015 approvato dalla società.
«Con razionalizzazioni e risparmi dobbiamo tornare ad avere un margine di utile che ci consentirà di fare gli investimenti che abbiamo programmato, come appunto quello del biglietto unico», conclude il presidente Pat.
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