Benetton: «Organizzeremo un grande Mondiale 2021»

Assente per un problema di salute l’architetto del paesaggio Joao Nunes il presidente della Fondazione si dice ottimista anche in chiave olimpica

CORTINA. «La Fondazione oggi si può dire che ha tutte le carte in regola per organizzare un grande evento. Un evento condiviso che lascerà al territorio una grande eredità, culturale, sportiva e turistica».

Così Alessandro Benetton, ieri sera intervistato da Francesco Chiamuelra, ha ribadito la grande accelerazione che la Fondazione Cortina 2021 sta portando avanti per organizzare al meglio la rassegna iridata. Per “Una montagna di libri”, sul palco dell'Eden, doveva esserci anche l’architetto portoghese di fama mondiale João Nunes che però, per un problema di salute, ha rimandato la presenza a domenica.

Benetton ha quindi raccontato i Mondiali, il grande lavoro svolto, ma ha allargato il discorso parlando anche di grandi imprese, di Sergio Marchionne, di visione del futuro. E non poteva mancare una domanda sulle Olimpiadi 2026.

«I Mondiali sono una grande occasione», ha ammesso Benetton, «perché i grandi eventi sono capaci di creare nuove energie. E sono convinto che, oltre il 2021, ci sarà un'altra tappa. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha recentemente espresso parole lusinghiere per il nostro team di lavoro e questo a Roma peserà. Ho la sensazione che ci venga riconosciuto che questo lavoro che stiamo facendo per i Mondiali possa essere molto utile e propedeutico per eventuali altri eventi. Me lo auguro. Faccio un grande tifo. Posso dire che sono molto fiducioso che qualora poi ci fosse anche una condivisione con altre località, per fare uno sforzo più comune, Cortina rimarrà al centro e questo è molto importante».

Il Governo ha chiesto Olimpiadi sostenibili e la sostenibilità è tra i capisaldi dei Mondiali. È questo che ha spinto Benetton a chiamare l'architetto del paesaggio Nunes.

«Nunes si occuperà si immaginare che le cose che andiamo a toccare», ha spiegato Benetton, «abbiano a che fare con il modo in cui le persone le andranno a vivere. L'aera di arrivo di Rumerlo, che lui disegnerà, diverrà un luogo che potrà essere utilizzato in inverno e in estate per eventi, un anfiteatro dove organizzare concerti, momenti culturali. Un lascito per il paese». E tra i lasciti della Fondazione ci sarà una squadra, guidata oggi da Valerio Giacobbi, che sta acquisendo di giorno in giorno nuove competenze e anche alcune infrastrutture. Per oggi pomeriggio in Comune il commissario Luigi Valerio Sant'Andrea ha convocato un'altra conferenza di servizi decisoria per progetti inerenti i Mondiali.

«La Fondazione ha il compito di organizzare i Mondiali», ha concluso Benetton, «e oggi sono convinto che sarà un grande evento, ma siamo anche uno stimolo affinché i Mondiali abbiano un'eredità importante per il territorio. Tutte le ferite di Cortina, come quelle inerenti la mobilità, non potranno essere risolte per il 2021; ma il 2021 è un passo importante, per iniziare a risolverle. E' ciò che ci stimola ad immaginare Cortina fra 20 anni». —

Alessandra Segafreddo. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI .

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi