Belluno, l’ex banca d’Italia riapre a ottobre con negozi di abbigliamento e una banca

BELLUNO.
Con l’arrivo dell’autunno il centro storico cambierà volto. I lavori nell’ex Banca d’Italia, infatti, sono quasi conclusi: i primi giorni di ottobre aprirà Stimm negozio di abbigliamento che occuperà un ampio spazio dell’edificio. Tramontata invece l’ipotesi di un bistro o di un ristorante al primo piano, dove si trova l’ampia terrazza panoramica con vista sul liston: sarà occupato da Banca Generali.
Procede spedito anche il cantiere sopra il parcheggio Caffi: i lavori termineranno nei primi mesi del prossimo anno. Roberto Chemello, che sta portando avanti i due interventi di riqualificazione urbana, sta per tagliare il traguardo di un lungo percorso, avviato nel 2003 e che porterà a rilanciare il centro storico.
È fissata per i primi giorni di ottobre l’inaugurazione di Stimm, negozio multibrand di abbigliamento dell’omonimo gruppo trevigiano. Vestiti, giacche, scarpe e borse saranno esposti al piano terra e in gran parte del salone dove un tempo c’erano gli sportelli bancari per il pubblico. «Siamo in dirittura d’arrivo con i lavori», conferma Roberto Chemello, che con Claudio Francavilla ha fondato la F&C project per acquisire l’immobile e riqualificarlo.
«Sono quasi finiti anche al primo piano, dove si trova la terrazza e dove a fine anno traslocherà Banca Generali. Gli appartamenti al piano superiore, invece, saranno ultimati a fine anno, o al massimo nei primi mesi del 2021».
Il cantiere è in piena attività: «Gli operai stanno finendo lo scavo e le gettate per il parcheggio interrato che sarà realizzato sotto all’ex giardino della banca d’Italia», continua Chemello. Non sarà aperto al pubblico, sarà riservato ai dipendenti delle attività. Terminato l’intervento, sarà ripristinato il giardino.
Nell’immobile, chiuso dal 2009, restano liberi uno spazio commerciale e un ufficio: «C’è una trattativa in corso», prosegue Chemello, «per un’altra attività del ramo abbigliamento».
Le nuove palazzine in costruzione sopra il parcheggio Caffi sono ormai arrivate al tetto. «Siamo in linea con i tempi previsti dal progetto», spiega ancora Chemello, che con la sua Filù srl ha iniziato nel 2003 il recupero dell’area un tempo sede dell’ospedale civile. «Siamo rimasti fermi due mesi per il lockdown dovuto al coronavirus, ma abbiamo recuperato. Siamo in ritardo di appena quindici, venti giorni rispetto ai piani originari». I lavori saranno conclusi fra gennaio e febbraio del prossimo anno.
Non ci sarà un supermercato in uno degli spazi commerciali al piano terra: «L’accesso dei mezzi per il rifornimento merci ci avrebbe costretto a sacrificare parte dell’area pedonale e così abbiamo rinunciato», spiega il titolare di Filù. Anche qui, dunque, arriveranno negozi, ma c’è una trattativa aperta anche per un’attività di ristorazione. «Dovremo chiudere a breve», assicura Chemello.
La palazzina sopra l’entrata del park Caffi sarà interamente adibita ad uffici, e al piano terra ci sarà la sala destinata al Comune che dovrebbe farci uno spazio giochi coperto (almeno queste erano le intenzioni fino a qualche mese fa).
«Stiamo anche dialogando con il Comune affinché si attivi per sistemare la galleria ex Edison», prosegue Chemello. L’area è privata, ma avrebbe bisogno di un intervento di riqualificazione, anche perché sarà uno degli accessi al nuovo complesso targato Filù. Il quale sarà raggiungibile anche dalla galleria accanto al negozio Wind in via Matteotti, da via Psaro (sarà abbattuto un muro in un accesso laterale), da via Loreto e dalla Banca d’Italia.
Con due importanti investimenti che si avviano a conclusione, Chemello vede chiudersi un lungo percorso, iniziato diciassette anni fa quando decise di riqualificare il complesso dell’ex ospedale civile. «Sono convinto delle due operazioni che stiamo portando avanti», conclude l’imprenditore, «e credo che rappresentino un’opportunità di rilancio per il centro storico». —
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