Belluno: ha un nome l'esibizionista seriale

Per tutto ottobre ha seminato il panico tra giovani donne e adolescenti
Il caso finirà in tribunale
Il caso finirà in tribunale
BELLUNO.
Identificato e denunciato l'esibizionista che nel mese di ottobre aveva seminato il panico a Belluno tra adolescenti e giovani donne. Si tratta di T.C., 45 anni, con precedenti specifici. L'uomo è stato denunciato per atti osceni per essersi masturbato davanti a diverse persone, violenza privata per aver costretto alcune giovani donne a "rintanarsi" in auto per sfuggirgli e violenza sessuale per aver allungato le mani sul sedere di una minorenne. La frenetica attività investigativa, agevolata dalla precisa descrizione delle vittime delle morbose attenzioni dell'esibizionista, ha permesso di risalire in fretta alla sua identità.  T.C. si è distinto in tre diversi blitz "esibizionistici". Il primo risale al primo ottobre. Quel giorno tre ragazze si sono presentate in questura denunciando un fatto successo poco prima. Mentre si stavano recando a piedi in un parcheggio, in città, per riprendere la propria automobile, avevano notato una persona che le seguiva con passo spedito. Arrivate all'auto, vi si sono chiuse dentro, azionando la sicura delle portiere prima di essere raggiunte dall'uomo. Questi, impaurendole, si avvicinava al mezzo cercando di aprirlo. A quel punto le ragazze mettevano in fretta in moto l'auto e si allontanavano speditamente notando però che l'uomo aveva cominciato a masturbarsi.  Alcuni giorni dopo, il 16 ottobre, sempre a Belluno, quattro ragazze, tutte minorenni, venivano apostrofate da una persona, successivamente descritta alla polizia con le stesse caratteristiche fisiche dell'esibizionista che aveva colpito il primo ottobre, che, dopo averle seguite e avvicinate, allungava le mani su una di loro palpeggiandole il sedere.  Quello stesso giorno in questura, poche ore più tardi, si sono presentate a sporgere denuncia altre due ragazzine ed hanno raccontato di essere state seguite da un individuo, nei pressi di un boschetto a Belluno. Dapprima in modo discreto e subito dopo accelerando l'andatura per avvicinarle. Una volta raggiunte, l'uomo si è calato i pantaloni. L'episodio ha avuto come testimoni alcune donne che si trovavano a poca distanza e che si sono messe ad urlare facendolo fuggire.  I tre fatti raccontati al personale della sezione Minori della questura hanno fatto scattare una celere indagine che ha portato in breve tempo all'identificazione dell'autore, successivamente riconosciuto nelle fotosegnaletiche dalle vittime.  In un comunicato inviato agli organi di stampa, la questura ha lanciato un appello affinché si presentino alla polizia le donne che a Belluno, nei giorni scorsi, abbiano eventualmente subìto fatti analoghi.

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