Belluno: formazione permanente alle Torri del Nevegal
Accordo tra Comune, Ascom e Federalberghi per gli operatori del settore

Gerard Luyet, coordinatore del progetto per il Nevegal A destra la zona del piazzale Sul colle dovrebbe nascere l’Accademia dell’accoglienza
BELLUNO.
Tornerà presto di attualità il dibattito sull'accademia dell'ospitalità del Nevegal, che richiede un passaggio in consiglio comunale per accettare il contributo di 100 mila euro da parte del Consorzio Bim. Il progetto vede allargarsi la rosa degli interessati, anche se non è ancora pronto in ogni suo dettaglio, ma l'amministrazione comunale assicura che il lavoro è pressante.
A spiegare come si sta procedendo è l'assessore ai servizi sociali Angelo Paganin. Il progetto Abitare il Nevegal comprende svariate tematiche, dal turismo all'urbanistica, ma all'interno della giunta è stata creata una squadra con tre assessori: lo stesso Paganin che tiene i rapporti con la scuola svizzera e gli altri enti, Paolo Gamba per l'urbanistica e Tiziana Martire per il patrimonio. «Facciamo riunioni settimanali», spiega Paganin, «cui partecipano il sindaco, il segretario generale e Gerard Luyet che è il coordinatore del progetto».
Luyet è il ponte con la scuola svizzera, colui che deve garantire il successo dell'operazione complessiva e su di lui si sono concentrati i dubbi di parte del consiglio comunale, per l'importante parcella che gli è stata garantita dalla società comunale Nis. «Luyet», dice ancora Paganin, «è quello che coordina tutte le azioni e in particolare la parte formativa che avrà due sviluppi: il primo riguarda la formazione permanente rivolta agli operatori locali del turismo, il secondo sarà l'accademia dell'accoglienza vera e propria. Luyet è l'uomo di fiducia della scuola svizzera e deve garantire che il progetto formativo venga portato avanti da Losanna, così come immaginato fin dalla prima idea progetto finanziata da Assindustria e Bellunesi nel mondo».
Il primo viaggio esplorativo di Luyet a Belluno, infatti, risale a due anni fa ed è stato sostenuta da Confindustria Belluno Dolomiti con 20 mila euro, più i 10 mila dell'Abm.
«Ormai si è creata una squadra», continua Paganin, che la settimana scorsa ha raccolto l'adesione dell'Ascom in un incontro alla presenza anche del presidente regionale di Federalberghi. «Dolomiti Turismo, Ascom, Bim, Abm, Regione, Industriali», cita l'assessore, «credono nel progetto e stanno collaborando con il Comune perché diventi realtà».
La formazione è il cuore del piano e sarà anche la prima cosa visibile di questo progetto strategico così vasto da essere ancora poco compreso. Nei prossimi mesi il Comune metterà mano al centro Le Torri, che verrà destinato a centro di formazione permanente degli operatori del turismo. E' questo l'aspetto che ha suscitato il maggior interesse da parte di Ascom e Federalberghi. I corsi inizieranno già nel 2011 e verranno tenuti da esperti locali (o comunque italiani), ma anche da docenti della scuola di Losanna.
«Gli addetti ai lavori», spiega ancora l'assessore Paganin, «sentono la necessità di crescere professionalmente, di aggiornarsi e di entrare nella cultura dell'accoglienza prendendo spunto anche da altre esperienze. Per fare il grande salto turistico serve un cambio di mentalità. Il centro di formazione è il più importante collegamento tra il territorio bellunese e veneto e il progetto Abitare il Nevegal». Ma il Comune di Belluno ha un'ambizione in più, perché vorrebbe intervenire anche nella didattica delle scuole alberghiere venete che sono 12. «Intendiamo parlarne con la Regione e con gli istituti stessi, perché attualmente esistono 3 indirizzi, ma sarebbe più opportuno che ogni scuola alberghiera avesse una sua specializzazione più precisa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video