A Belluno 13 nuovi Maestri del lavoro
Quando i dipendenti fanno la differenza: premiazioni in Prefettura. Il console Colferai: «Qui personale di prim’ordine che dimostra anche un forte legame con le imprese»

I tredici nuovi Maestri del Lavoro sfilano in Prefettura con la prestigiosa “Stella al merito del lavoro”, pensata per premiare chi si è distinto per competenza, serietà professionale e capacità di trasmettere valori e conoscenze alle nuove generazioni.
Si tratta di un riconoscimento che premia non solo l’impegno individuale, ma anche la qualità del tessuto produttivo bellunese, capace di valorizzare competenze e professionalità in diversi settori, dall’occhialeria alla meccanica, dalla cosmetica alla produzione industriale.
«Si cerca sempre di rappresentare tutto il mondo del lavoro», sottolinea Giuseppe Colferai, console provinciale dei Maestri del Lavoro, «e anche se nel Bellunese predomina l’occhialeria, sono ben rappresentate anche altre realtà da tutto il territorio provinciale».
Colferai ha ricordato come la provincia di Belluno presenti un numero di Maestri del Lavoro superiore alla media regionale: «Le nostre aziende non solo contano personale di prim’ordine, ma dimostrano anche un forte legame tra imprese e lavoratori. Sono quasi sempre le stesse aziende a segnalare e valorizzare i propri dipendenti come riconoscimento di quanto fatto da questi ultimi».
I criteri per ottenere il titolo sono precisi: almeno 25 anni di attività lavorativa, età superiore ai 50 anni, buon rapporto con colleghi e superiori e la capacità di trasmettere competenze e valori alle nuove generazioni, con particolare attenzione ai principi di sicurezza sul lavoro.
Gli insigniti di quest’anno, come detto sono 13: Vittorio Bonetta di Borgo Valbelluna (Ideal Standard), Maria Antonella Calvani di Pieve di Cadore (Galvalux), Sergio Chemello di Belluno (NPE), Lucia Costa di Taibon (Luxottica), Dario Da Canal di Borgo Valbelluna (Agma), Gianni Luigi Dalla Costa di Cesiomaggiore (Deon), Graziella De Bon di Lozzo di Cadore (Trenti industria occhiali), Luigi Paolo Della Lucia di Voltago Agordino (Luxottica), Maria Teresa Funes di San Gregorio nelle Alpi (Unifarco), Paola Maria Furlin di Fonzaso (Manifattura Valcismon), Daniele Gabrieli di Sedico (NPE), Mario Mollo di Sedico (Luxottica) e Dario Pergentino di Alpago (Dolomiti strade). —
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