Battesimo di gruppo per undici neonati stamattina a Limana

LIMANA. Si chiamano Marta, Sofia, Mattia, Federico, Giorgia, Marianna, Emily, Lorenzo, Sebastiano, Davide e Nicolas. Sono gli undici bambini, 5 femminucce e sei maschietti, tra cui tre gemelli, che...

LIMANA. Si chiamano Marta, Sofia, Mattia, Federico, Giorgia, Marianna, Emily, Lorenzo, Sebastiano, Davide e Nicolas.

Sono gli undici bambini, 5 femminucce e sei maschietti, tra cui tre gemelli, che oggi verranno battezzati nella chiesa parrocchiale di Limana. Tutti insieme. Un evento, per la comunità, che li festeggerà alle 10.30, quando don Mario Doriguzzi salirà sull'altare per iniziare la messa domenicale. Alla faccia di chi parla del Bellunese come di una provincia a crescita zero.

Che Limana sia una realtà in espansione lo confermano i numeri: il Comune ha ormai superato i cinquemila abitanti, ogni anno sono almeno un centinaio i nuovi residenti, e, a giudicare la battesimo di massa di oggi, molte sono le famiglie che scelgono di far crescere i loro figli a Limana. «Nel 2011 sono nati 48 bambini, come nel 2010», spiega l'assessore alle politiche sociali Renata Dal Farra. «Quest'anno, però, siamo già a 19». Numeri che per il Comune suonano anche come una sfida: quella di garantire servizi adeguati per l'infanzia. «Gli asili che abbiamo stanno scoppiando, i posti sono tutti occupati», continua Dal Farra. Un problema che andrebbe risolto, ma costruire nuove strutture non è così semplice.

Una risposta potrebbero darla i nidi in famiglia, realtà che stanno prendendo piede in provincia, ma che a Limana stentano a partire: «Due anni fa abbiamo fatto un corso per spiegare cosa siano e come si possano avviare, ma ancora non se ne vedono», ricorda Dal Farra, sottolineando anche i vantaggi che hanno strutture di questo tipo: i bambini vengono accuditi in casa, magari da una mamma, che così facendo può anche badare al proprio, di figlio, invece che mandarlo in un altro asilo. Un nido in famiglia consente inoltre una migliore conciliazione dei tempi, più flessibilità di orari, e riesce quindi a venire incontro alle esigenze anche di chi lavora fino a tardi. Senza contare che si tratta di un lavoro, e quindi di una possibilità di reddito.

L'unico nido presente al momento a Limana è L'acchiappasogni, privato. Il Comune gestisce una scuola materna (3-6 anni) da 46 posti, e poi, sempre per i bimbi più grandi, c'è la scuola paritaria gestita dalla parrocchia. L'auspicio dell'assessore, dunque, è che presto o tardi nasca qualche nido in famiglia, per sopperire a una carenza che si fa sentire, anche alla luce della crescita demografica del Comune.

L'amministrazione, però, si mostra attenta nei confronti dei bambini, con alcuni progetti ad hoc. Ci sono i contributi per i nuovi nati, il progetto “Nati per leggere”. Da non dimenticare anche il centro di scambio “Mi a ti, ti a mi”, nato due anni fa grazie a un progetto promosso da diversi enti (tra cui l'Usl 1), all'interno del quale le famiglie di Limana possono scambiarsi indumenti e arredi per l'infanzia, giocattoli. Aperto tre volte alla settimana grazie al contributo di volontari e associazioni, offre anche incontri con professionisti del settore infanzia.

Alessia Forzin

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