«Basta inchini davanti ai rifiuti»
Fri Architetti: un carrello per la raccolta differenziata
BELLUNO. Basta con le immondizie che non sai più dove metterle. Anche perché il problema diventa sempre più complicato. Adesso, poi, che la raccolta differenziata è obbligatoria, l’ufficio del comune è intasato da gente che chiede quando, come e dove. Quando passano a raccogliere i rifiuti? A giorni alterni? Solo un giorno alla settimana? E cosa si deve mettere nel secco, cosa nell’umido? E nell’attesa che passino, quei rifiuti dove li metto? Forse nella terrazza, ma se non ho la terrazza? Sacchetti di qua, sacchetti di là. E attenti, devono essere biodegradabili. Quanto ai sacchetti del secco, non entrano nei cassonetti. Basta dunque con tutto questo. Fri Architetti, studio bellunese di professionisti (Bez, De Pellegrini, Olivotto: foto a sinistra), ha brevettato un sistema nuovo. Che consiste in un carrello mobile e ad incasso per la raccolta differenziata dei rifiuti (foto a destra). Si può tenere in terrazza perché ha le rotelline. Si può mettere dentro casa. Si può inserirlo sotto il lavello, perché è studiato nelle dimensioni giuste. Nelle cucine nuove come in quelle già esistenti. E’ un box che si infila nell’apposito vano. Comodità e igiene insieme. «L’idea», spiega Manlio Olivotto, «mi è venuta dal mal di schiena.
Non riuscivo a piegarmi. Mi sono detto: basta genuflessioni alle immondizie». Il primo requisito del carrello è l’altezza: 90 centimetri, non ci si deve piegare. Il secondo è potere avere a disposizione, dentro un unico carrello, contenitori diversi per i vari tipi di rifiuti: bottiglie e plastica, secco riciclabile, secco non riciclabile, umido, batterie e farmaci. C’è anche un cassetto per la carta. E un display che segnala lo scandenziario della raccolta, che ci dice quando è il turno dei secco o dell’umido. Il carrello è trasportabile, ma ogni contenitore è estraibile: basta prenderlo e portarlo in strada per svuotarlo. «Però attenzione», dice Manlio Olivotto, «non è la pubblica amministrazione che vi risolve il problema: la riduzione dei rifiuti comporta l’impegno diretto dei cittadini». Per i cittadini che vogliono impegnarsi, c’è ora un carrello targato Belluno. (t.s.)
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