Basta Gronda nord La giunta immagina una città che attrae con bellezza e quiete

Partito online il confronto sul “documento del sindaco” Chiesti un market al Boscariz e uffici in via Bagnols 

feltre

Una città che sale sul palcoscenico «e fa mostra di sé, delle sue peculiarità, delle sue bellezze, e che si offre come città attrattiva per chi fugge dalle grandi città, per i cambiamenti climatici e i rischi pandemie».

È questa la Feltre del 2030 delineata dal “documento del sindaco”, presentato alla cittadinanza ieri sera dal sindaco Perenzin e dall’assessore Visalli durante il primo dei tre incontri online che porteranno a definire il Piano degli interventi per il centro urbano. Un incontro dedicato appunto a presentare il percorso di approvazione dello strumento urbanistico che, ha spiegato Perenzin, dovrà essere completato entro la fine di quest’anno, e a raccontare come l’amministrazione immagina la città che verrà per mezzo del “documento del sindaco”.

Una Feltre che «esprime al meglio la qualità dell’abitare (molto più che risiedere)» e che mette anche definitivamente una pietra sopra un progetto restato nel limbo per decenni ma ancora previsto dal Pat: la “Gronda nord”, la tangenziale di scorrimento da via Cassie al Boscariz portata avanti dalle amministrazioni Vaccari.

«Un’opera infrastrutturale complessa e costosa, priva di una verifica di fattibilità tecnica e di copertura finanziaria, che da decenni impedisce una pianificazione adeguata delle aree che attraversa», la stronca il “documento del sindaco”, che rimarca: «con il passar degli anni appare sempre più difficile da realizzare e di elevato impatto sul fragile tessuto residenziale ai margini della città. La volontà chiara dell’amministrazione è quella di non confermare tale previsione».

Il Piano degli interventi però non potrà eliminare il tracciato della Gronda, ma dovrà pianificare le aree limitrofe in maniera indipendente, che la Gronda si faccia o meno. «Allo stesso tempo dovrà individuare i possibili percorsi di attraversamento della zona nord della città in direzione Est/Ovest attraverso la viabilità esistente e quella di progetto».

Nel “documento del sindaco” sono confluite anche le richieste dei cittadini. Un lavoro partito con l’assemblea pubblica del gennaio 2020. Delle oltre 100 istanze arrivate, 48 chiedono l’edificabilità, la conferma dell’edificabilità o di una volumetria; 12 chiedono la eliminazione della edificabilità e la classificazione delle aree come zone agricole; 9 sono richieste di cambio di destinazione d’uso, come per il fabbricato dell’Ulss alle Braite e il cambio d’uso in destinazione commerciale/residenziale di fabbricato vicino a chiesa del Boscariz.

Cinque istanze chiedono l’eliminazione di una viabilità di previsione e 9 riguardano l’ampliamento o la realizzazione di un immobile a destinazione commerciale o mista. Si va dalla realizzazione di un supermarket di quartiere nell’area delle case popolari del Boscariz; la realizzazione di una media struttura alla rotatoria Pasquer; la realizzazione di alloggi turistici con bici grill in Via Alpago Novello; la realizzazione di un edificio commerciale/direzionale in via Bagnols sur Ceze; il mantenimento/ampliamento di aree per l’esposizione autoveicoli; la realizzazione di un edificio per ristorazione e commercio al minuto tra via Ligont e Via Fusinato, alla rotatoria dei pompieri.

Tra le altre istanze arrivate in Comune, una propone un accordo pubblico-privato per la riqualificazione dell’area ex-Marangoni); un’altra la cessione di un’area a verde in cambio di volumetria residenziale-commerciale-direzionale in via Bagnols sur Ceze; un’altra ancora la cessione di un parco territoriale a servizio della scuola primaria di Boscariz in cambio di 2.400 metri cubi residenziali. —



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi