Banco farmaceutico: torna la raccolta di medicinali per famiglie in crisi

Ritorna martedì - durerà fino al 13 febbraio – l’annuale Giornata di raccolta del farmaco. In provincia si svolgerà in 39 farmacie, sette in più della passata edizione. I volontari del Banco Farmaceutico, sodalizio che organizza l’evento, saranno presenti principalmente nella giornata dell’11 febbraio. I farmaci raccolti sosterranno 12 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi. «Nell’edizione del 2022 sono state raccolte 3.204 confezioni di medicinali (pari a un valore di 26.173 euro) che hanno aiutato gli ospiti di 12 enti», precisa Sabina De Fanti, farmacista e referente bellunese del Banco Farmaceutico.

Serviranno, soprattutto, analgesici, antipiretici, antiinfiammatori per uso orale, preparati per la tosse, farmaci per dolori articolari e muscolari, antimicrobiotici intestinali e antisettici. Prodotti sia per bambini che per adulti. «Purtroppo», prosegue De Fanti, «negli ultimi tempi sono aumentate le richieste di aiuto. Con questa iniziativa riusciremo a sostenere un migliaio di bellunesi che si trovano in difficoltà economica».
I farmaci raccolti verranno distribuiti alle associazioni caritatevoli che le consegneranno alle tante persone che ne hanno bisogno. «La crisi internazionale ha causato un aumento del costo della vita che si ripercuoterà sulle famiglie povere, sulle stesse realtà assistenziali a cui si rivolgono quando hanno bisogno d’aiuto, ma anche su tante famiglie non povere», precisa Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. «Donare un farmaco a chi non può permetterselo è un modo per esprimere, attraverso un semplice gesto di gratuità, il meglio della nostra umanità e per dare un segnale di speranza; una speranza di cui la nostra società, scossa prima dal Covid e ora dalla guerra alle porte dell’Europa, sente forte il bisogno. Una speranza che riecheggerà forte, sabato, anche in occasione della Giornata Mondiale del Malato».
A trovarsi in difficoltà – sottolineano Giorgio Corradini D’Elia e la moglie Serena che curano il servizio della Farmacia dell’Immacolata che s regge su questa raccolta, su quella della fondazione Rava, ma anche su donazioni come quella arrivata dall’associazione 50&Più Enasco – sono soprattutto famiglie con figli a carico, donne sole, ma anche anziani con pensioni minime, persone che hanno bisogno dei farmaci che arrivano dalla solidarietà dei bellunesi. «Capiamo la situazione difficile attuale, ma sono sicura che i bellunesi ancora una volta sapranno sorprenderci per la loro generosità a favore dei meno fortunati», conclude De Fanti.
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