Azzardo esentasse: sigilli della questura all’agenzia Goldbet

Chiuso, dopo appena dieci giorni, il locale di via Rizzarda La legge punisce gli stranieri senza autorizzazione Aams
Di Roberto Curto

FELTRE. Era stata aperta da una decina i giorni. I sigilli della questura sono stati apposti venerdì. È durata poco - almeno per il momento - la presenza in città dell'agenzia di scommesse sportive Goldbet. Sulla porta d'ingresso del locale dall'altra parte della strada rispetto al supermercato Famila in via Rizzarda, tutto addobbato con i loghi e le vetrofanie del marchio austriaco, c'è il dispositivo di sequestro della Questura di Belluno che ha chiuso il locale in base alla legge che regola il gioco d'azzardo in Italia. Una questione ancora irrisolta con la legislazione che concede le licenze alle aziende con sede legale in Italia, mentre osteggia le imprese estere, ancorché rientranti nell'Unione europea. Il foglio della Questura di Belluno, indica che si è agito in base all'articolo 354, secondo comma del codice di procedura penale attuando interventi urgenti sui luoghi e le persone con sequestro probatorio.

L'agenzia aveva aperto i battenti da poche settimane. Senza clamore, senza pubblicità. A disposizione i palinsesti, cioè i programma di tutte le patite e le manifestazioni di tutti gli sport sui quali è possibile scommettere abitualmente nelle agenzie presenti in tutta Italia, Feltre compresa. E tra gli appassionati la voce era circolata avvicinando già una discreta clientela, attirata anche dalle quote che proprio per entrare in concorrenza con i gestori storici italiani come Snai, Sisal Matchpoint oppure Better, sono spesso più alte di qualche decimale. Giovedì gli uomini della Questura si sono presentati e hanno notificato il verbale di sequestro dei locali assimilati a una bisca clandestina. Una circostanza che non deve avere colto di sorpresa i gestori. Sembra infatti che Goldbet, così come altre agenzie straniere di scommesse, utilizzi una strategia precisa facendosi forte di precedenti decisioni assunte dalla giustizia italiana.

L'agenzia viene aperta, inizia a operare fino a quando la questura di turno non interviene. Provvedimento inevitabile in assenza dell’autorizzazione concessa dall'Aams, l'amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, che considera illegale la raccolta di scommesse sul suolo italiano mentre le tasse vengono poi versate in un altro paese, in questo caso l'Austria (la sede legale di Goldbet è a Innsbruck). Scattano dunque i sigilli con il sequestro. Poi comincia la trafila dei ricorsi e sicuramente sarà la strada che seguirà anche la gestione dell'agenzia Goldbet di Feltre. In altri casi Goldbet l'ha spuntata grazie alla decisione della Corte di Cassazione che ha definito discriminatorio il regime di autorizzazioni per le agenzie di giochi e scommesse diramato dal decreto Bersani sulle liberalizzazioni. E molte agenzie Goldbet hanno potuto tornare a operare.

L'ipotesi di reato che ha portato alla chiusura è quella di gestione abusiva attraverso un centro scommesse che fa capo a una società straniera, in questo caso la Goldbet. L'azienda è presente su internet con il proprio sito internet regolarmente in italiano. Resta da capire se a Feltre gli scommettitori potranno giocare solo on line oppure potranno presto rimettere piedi nella nuovissima agenzia.

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