Assegni cabrio per le due stufe

Paga sul conto già estinto ma potrebbe non sapere del processo

PONTE NELLE ALPI. Stufe pagate con assegni cabrio. Di un conto chiuso, peraltro. Manuel Fonso è a processo per truffa e falso. Ma potrebbe anche non saperlo, perché c’è stato un problema di notifica del decreto di citazione a giudizio, nella sia vecchia abitazione di Ponte nelle Alpi. Per questo, il giudice Berletti ha restituito gli atti al pubblico ministero Berletti, affinché ci sia una nuova notifica e l’imputato originario di Jesolo sia a conoscenza del procedimento penale che lo riguarda.

È stato il difensore Bressan a sollevare questa eccezione preliminare un secondo prima dell’apertura del dibattimento. Berletti ci ha messo il suo tempo, per fare tutte le verifiche necessarie, scoprendo un trasloco che risale almeno a cinque anni fa. Ed è uscito dalla camera di consiglio con il provvedimento, che riconsegna gli atti alla procura della Repubblica, affinché notifichi un’altra volta il modello 415 bis, quello che certifica la chiusura delle indagini preliminari e anticipa o il decreto di citazione diretta o la richiesta di rinvio a giudizio.

La vicenda è dell’ottobre di due anni fa, quando Fonso si interessa a un’occasione e compra due stufe a pellets per un valore complessivo di 2.600 euro. Non è la prima volta che fa un affare con la parte offesa, dal momento che da lui ha già comprato un motocarro e forse è anche questo discorso a ispirare fiducia nei venditori. Il materiale viene consegnato, dietro il pagamento con degli assegni Banco Posta emessi da Poste italiane, ma l’inghippo verrà fuori al momento d’incassarli. Quel conto è stato chiuso e non è possibile utilizzarlo, per firmare degli assegni. Le imputazioni sono di truffa e falso, con la difesa che contesta soprattutto il secondo reato, dopo che è stata presentata una denuncia querela alla più vicina caserma dei carabinieri. (g.s.)

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